«Le Province? Un capro espiatorio»

La decisione della Consulta era attesa, ma ora è necessario un confronto, perchè la cancellazione delle Province rischia di avvenire comunque a causa della continua riduzione di risorse. Così il commissariostraordinario della Provincia di Lodi, Cristiano Devecchi, commenta la decisione con cui la Corte costituzionale ha bloccato la riforma delle Province presente nel “Decreto Salva Italia” e nella “Spending review”.

«Deve aprirsi adesso un dibattito finalmente serio e costruttivo non tanto sul futuro delle Province, quasi dovessero continuare ad essere capro espiatorio di riforme ben più radicali che non arrivano mai al traguardo, ma sull’intero assetto istituzionale dello Stato, di cui gli enti di coordinamento territoriale sono solo una parte e certamente non quella più onerosa per le tasche dei cittadini. A questo proposito, ricordo che nelle mie precedenti vesti di Assessore al Bilancio della Provincia di Lodi avevo messo in preventivo per le spese relative al Presidente, alla Giunta e all’intero Consiglio provinciale, la somma di 400mila euro l’anno; se consideriamo che un solo parlamentare ne costa 200mila, basterebbe davvero che a Roma dimezzassero il numero di senatori e onorevoli per mantenere in vita Enti intermedi che sono necessari alla buona gestione dei territori».

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