Le Province lombarde lasciano l’Upi

I presidenti della Province lombarde hanno deciso all’unanimità di uscire dall’Upi, l’unione nazionale delle Province, per fondare una nuova realtà a difesa degli enti. La polemica con l’Upi, che non avrebbe tenuto conto della virtuosità delle Province né delle specificità del Nord, è sfociata nella decisione drastica di abbandornare l’organizzazione rappresentativa questa mattina, Consiglio direttivo dell’Unione Province Lombarde (Upl). «Il governo non ha nemmeno aspettato la scadenza dei termini per il riordino delle Province - dice il presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni -. All’unanimità abbiamo deciso di lasciare l’Upi, la cui visione nell’affrontare la questione è sempre stata troppo generalista. L’auspicio è quello di dare vita all’Unione delle Province settentrionali, penalizzate fortemente dai tagli e dagli ultimi provvedimenti senza che si facesse una seria distinzione tra entri virtuosi ed enti che non lo sono».Sulla stessa linea il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, che ha spiegato che la decisione obbedisce al motto «No centralismo, sì responsabilizzazione».

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