Le 5 regole d’oro del Parco Adda

Rifiuti abbandonati, parcheggi selvaggi, corse in moto, accampamenti abusivi, musica a tutto volume nelle radure e fuochi pericolosi: da giugno a oggi sono stati 50 gli interventi delle guardie ecologiche volontarie per proteggere il territorio del Parco Adda Sud.

“Rispetto allo scorso anno – spiega Maurizio Polli, Responsabile del Servizio di Vigilanza dell’ente – abbiamo registrato un picco di eventi in estate. Negli ultimi tre mesi c’è stata una recrudescenza dell’abbandono di rifiuti, a volte anche negli stessi posti che avevamo bonificato come l’ex cava Burlini di Boffalora dove, a cavallo di Ferragosto, sono tornati i vandali dell’immondizia”.

Il Parco Adda Sud sta intensificando i controlli con servizi di pattugliamento delle Gev sia di giorno che di sera. “Ma si può fare ben poco se prima non c’è l’impegno della gente a rispettare l’ambiente, la fauna e la flora - dice Silverio Gori, Presidente del Parco Adda Sud – basta avere un po’ di attenzione per garantire a tutti la possibilità di godere delle bellezze dei nostri territori”.

Sono cinque le “regole d’oro” che vanno seguite per vivere il Parco in modo corretto:

- Non buttare rifiuti in giro e riportarsi a casa le borse con l’immondizia

- Non accendere fuochi, anche se custoditi, perché durante l’estate il rischio di incendi è molto alto

- Non accamparsi nelle zone non attrezzate

-Parcheggiare solo nelle aree autorizzate e raggiungere a piedi le rive del fiume evitando il fuoristrada con auto e motociclette

-Non fare rumori che possano disturbare la fauna e anche le altre persone, in particolare è vietato trasformare radure e spiagge in discoteche all’aperto con stereo e amplificatori.

“Sono norme di convivenza civile – conclude Gori – ci auguriamo che tutti se ne rendano conto, anche perché poi ad esempio la pulizia dai rifiuti abbandonati comporta spese per le casse pubbliche e quindi per le tasche di tutti i cittadini, ossia di tutti noi. Meglio evitare, o no?”.

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