«Lavoro e sanità questioni centrali»

Rilancio della sanità territoriale (ospedale di Codogno in testa) e sostegno alla nascita di nuove imprese sul territorio, attraverso forme di incentivo capaci di attirare investimenti e conseguente crescita occupazionale. Candidato alla Camera alla quarta posizione della lista Centro democratico nel collegio Lombardia 3, Gianmario Molinari non ha dubbi: «Il tema del lavoro e quello della sanità sono questioni strategiche che non vanno rimandate». Libero professionista, 63 anni, nato a Codogno, sposato e con un figlio, Molinari la passione per l’impegno politico l’ha sempre avuta. Il curriculum conferma: tra incarichi di consigliere comunale e di assessore, il codognese è stato amministratore attivo in Comune a Codogno dal 1975 al 1995 (sempre in coalizioni di centrosinistra). Dal 1978 al 1980, Molinari ha ricoperto anche l’incarico di presidente dell’ospedale di Codogno. Adesso la corsa al Parlamento, dopo quindici anni di assenza dalla politica attiva.

Quale la spinta a rimettersi in gioco?

«La politica mi ha sempre coinvolto, una passione mai sopita che la proposta di Centro democratico ha fortemente risvegliato. La stima verso Bruno Tabacci, i punti cardine del suo programma, sono stati la molla che mi ha portato a questa candidatura. All’interno di una formazione politica che è elemento fondamentale di riequilibrio al centro dell’alleanza con Partito democratico e Sel».

Quali pensa che siano le priorità per il Lodigiano che un parlamentare non dovrebbe scordare?

«Il tema del lavoro, innanzi tutto. E poi quelli della sanità territoriale e dell’assistenza agli anziani. In tempi di difficoltà socio-economiche come gli attuali, sono sicuramente i tre settori strategici».

Lei è stato presidente dell’ospedale di Codogno: partiamo dalla sanità...

«Resto all’ospedale di Codogno e dico che mi fa male vederlo progressivamente svuotato. Un rilancio di questa struttura è necessario, non si può concentrare tutto su Lodi. Il rischio è che utenti della Bassa, come già accade, si rivolgano ad ospedali fuori provincia. E dunque: rilancio della sanità territoriale per un Lodigiano più forte in questo settore strategico».

Parlava della priorità dell’assistenza agli anziani. Proposte?

«Penso alla possibilità di ricavare strutture di assistenza anziani all’interno di quelle strutture pubbliche che oggi sono contenitori vuoti».

Lavoro e crescita dell’occupazione nel Lodigiano: strategie?

«L’occupazione riprende a crescere se sul territorio si insediano nuove imprese. Indispensabile, dunque, che la politica torni a pensare a forme di incentivo che “facciano gola” e attirino investimenti nel nostro territorio. Penso ad imprese ed attività artigiane, che potrebbero fare da prezioso volano all’economia locale. Benefici in termini di occupazione potrebbero poi arrivare da un’altra proposta».

Quale?

«La realizzazione nella Bassa di un polo logistico, sfruttando la vicinanza con i due caselli autostradali di Ospedaletto Lodigiano e Guardamiglio».

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