La terra continua a tremare: una violentissima scossa alle 7 e 41

(ore 22.30) L’Italia centrale continua a tremare: questa mattina un violentissimo sisma ha colpito la zona di Norcia, già fiaccata dai terremoti di fine agosto e di pochi giorni fa. Mobilitati i vigili del fuoco di Lodi, inviati sul posto ma poi bloccati. In prima linea anche i volontari del Fir Cb.

(ore 15) Una nuova, fortissima scossa di terremoto con magnitudo 6.5 - la più forte registrata in Italia dal 1980 - questa mattina alle 7.41 ha praticamente raso al suolo i paesi del Centro Italia già devastati dal sisma del 24 agosto e da quella del 26 ottobre. Non ci sono vittime, mentre i feriti sono una ventina e nessuno di loro è grave. Ma i danni sono immensi. Interi paesi, come Accumoli, Arquata del Tronto e Amatrice, sono stati cancellati, ridotti in macerie. A Norcia, il Comune più vicino all’epicentro assieme a Preci, l’antica basilica di San Benedetto, patrono d’Europa, è stata polverizzata: non ne sopravvive che il frontone. Gli sfollati sono migliaia.

La Protezione civile ha messo in moto immediatamente la macchina dei soccorsi e il capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio, ha coordinato le operazioni dalla Direzione di comando e controllo (Dicomac) di Rieti. «Confermiamo che non ci risultano vittime. Abbiamo circa una ventina di feriti, alcuni dei quali in codice giallo», ha detto Curcio, che ha spiegato: «Ora ci stiamo dedicando ai servizi essenziali per le persone, perché la viabilità è fortemente compromessa in tutte le aree colpite dal sisma. Da qui l’invito a tutti di muoversi in quelle zone solo in casi di estrema necessità. Stiamo verificando anche la disponibilità di servizi come acqua ed elettricità nei territori interessati». Curcio ha sottolineato che «la viabilità è fortemente compromessa nelle aree colpite dal terremoto di questa mattina. Per cui rinnovo l’invito a spostarsi in quelle zone solo se estremamente necessario. La Salaria è interrotta in più punti, ci sono tante emergenze da affrontare. Ora la priorità è dare assistenza alle persone», ha aggiunto Curcio.

(ore 14.20) Un altra scossa di magnitudo 4.6 è avvenuta nella provincia di Perugia alle 13.07, ad una profondità di 10 chilometri

Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica dell’INGV-a Roma, e le località più vicine all’epicenro sono: Preci (Perugia)a cinque chilometri, Norcia (Perugia) a 6 km, Castelsantangelo sul Nera (Macerata) a 8 km, Visso (Macerata) 10 km e Ussita, sempre in provincia di Macerata, 12 chilometri

(ore 8) Alle 7.41 è stata avvertita una scossa di terremoto molto violenta, percepita anche a Roma e in tutto il paese, da Napoli a Bolzano.

La prima scossa di terremoto, di magnitudo 6,1, registrata alle 7:40, a una profondità di 10 chilometri, è stata seguita da una seconda alle 8 di magnitudo 4,1. Lo riferisce l’Ingv, precisando che anche la seconda scossa è stata registrata ad una profondità di soli 10 chilometri. I comuni più vicini all’epicentro sono Norcia, Castel Sant’Angelo e Preci. Panico e disperazione nelle zone già colpite dal sisma, si segnalano altri crolli.

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