La Russa scatenato a Codogno:

«Il candidato vincente è Dossena,

solo così batteremo la sinistra»

«Non possiamo rivelare i dati del sondaggio che abbiamo. Certamente però, per il centrodestra a Codogno, la candidatura vincente è quella di Emanuele Dossena, non quella della Lega. E allora diciamolo: si deve votare Dossena, altrimenti si fa solo il gioco della sinistra». Trascinatore come è nel suo stile, il ministro della difesa Ignazio La Russa non ha usato giri di parole per sostenere la candidatura a sindaco del primo cittadino - e grande amico - Emanuele Dossena: la sala Granata del Soave ieri era stracolma di militanti e simpatizzanti Pdl e Udc, arrivati in viale Gandolfi per la tappa elettorale del ministro a sostegno della lista “Dossena sindaco” sostenuta da Popolo della Libertà e Unione Democratica di Centro. La Russa è arrivato al Soave poco prima delle 19. Una calorosa stretta di mano a Dossena, quindi subito la visita personale alla caserma dei carabinieri che è adiacente al Soave, per un incontro con il capitano Francesco Maretto. Il bagno di folla è stato poi tutto al Soave. Accompagnato dalla delegata regionale Monica Guarischi e dall’assessore provinciale Nancy Capezzera, La Russa è stato accolto al tavolo dei relatori da Severino Giovannini e Angelo Coppini (segretari cittadini Pdl e Udc), a fianco una delegazione di bersaglieri. Inno di Mameli cantato a gran voce e poi via agli interventi. «Il nostro avversario? È il centrosinistra, anzi è la sinistra centro, mascherata da lista civica, senza neppure il coraggio di mostrare i suoi simboli: Sel, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori e, grazie a Dio, anche Partito Democratico - ha tuonato Dossena -. Qualcuno (l’onorevole Bindi, ndr) ha detto “con che faccia ci presentiamo agli elettori”. Lo facciamo orgogliosi della nostra faccia e dei nostri valori, con le cose fatte e quelle che faremo nei prossimi cinque anni». Dossena ha poi difeso l’operato di centrodestra («Abbiamo lavorato bene») e ha chiesto sostegno alla città («Per proseguire nel rilancio della città»). La Russa ha usato parole di grande affetto per Dossena: «Un onore il suo invito qui a Codogno», ha detto il ministro, così poi sulla Lega che in città corre da sola: «Scelta incomprensibile. E allora bisogna vincere senza». Vulcanica la disanima del panorama nazionale: «Sono momenti difficili di crisi. E meno male che al governo c’è il centrodestra. Un guaio se ci fosse stato il centrosinistra con le sue proposte: la patrimoniale, il ritorno dell’Ici, la «ricetta Zapatero» che ha lasciato in eredità solo i matrimoni tra persone dello stesso sesso». Più d’una la stoccata a Fini, preciso l’auspicio che «l’intesa qui a Codogno tra Pdl e Udc sia segnale per una ritrovata alleanza anche a livello nazionale». Quindi l’appello finale, di taglio sportivo: «Non smettete di portare la borraccia al vostro ciclista. La gara si deve vincere».

Luisa Luccini

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