La denuncia: «Formaggi dalla polvere»

Quattro stalle italiane su cinque costrette a chiudere, il 40 per cento dei prodotti caseari importato dall’estero e il regime delle quote latte che si chiude con 40milioni di nuove multe.Sono alcuni dei dati che emergono dal dal “Dossier sull’attuazione delle quote latte in Italia” presentato in occasione della mobilitazione degli allevatori della Coldiretti per la fine del regime quote latte, a Roma in Piazza del Foro di Traiano, con la pronipote della mucca “Onestina”, simbolo della battaglia per il made in Italy degli allevatori onesti. La manifestazione degli allevatori vede la presenza del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.All’inizio delle regime delle quote latte nel 1984 in Italia - sottolinea la Coldiretti - erano presenti 180mila stalle, con il latte che veniva pagato in media agli allevatori 0,245 euro al litro mentre i consumatori lo pagavano 0,40 euro al litro (780 lire), con un ricarico quindi del 63 per cento dalla stalla alla tavola. Nel 2000 agli allevatori il latte veniva pagato 0,32 euro al litro mentre i consumatori lo pagavano un euro al litro, con un aumento del 213 per cento dalla stalla alla tavola. E oggi la forbice si è ulteriormente allargata.Ma oltre alla situazione degli allevatori (a cui è riconosciuto un prezzo che «non copre neanche i costi per l’alimentazione degli animali») Coldiretti punta il dito contro l’utilizzo di latte straniero in Italia, ma anche di polveri che diventano «magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani, all’insaputa dei consumatori». «Nessuno lo sa - denuncia la Coldiretti - perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta».

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