La crisi erode i risparmi dei lodigiani

I lodigiani fanno sempre più fatica a “mettere da parte” e dal 2007 al 2011 i depositi bancari delle famiglie hanno fatto segnare un calo del 7,1 per cento. Con la sua netta frenata la provincia di Lodi si pone in controtendenza rispetto alla regione, che nello stesso periodo segna un modesto aumento (0,6 per cento), anche se la maglia nera in Lombardia se la aggiudica Pavia, con un crollo del 9 per cento.I dati emergono da una ricerca del Centro studi Sintesi per il Sole 24 ore, che mostra un’Italia in chiaro-scuro, con depositi aumentati in 11 regioni e diminuiti in 9. Ma se il valore percentuale del nostro territorio è pesantemente negativo, quello assoluto lascia ancora lo spazio al sorriso: i risparmi medi delle famiglie lodigiane restano superiori ai 25mila euro e la provincia si conferma tra quelle ricche, con un dato superiore alla media nazionale (25.603 rispetto a 23.426). Lungo lo Stivale le province in cui i depositi sono inferiori ai 20mila euro sono 40, quelle che come Lodi si posizionano tra i 20mila e i 30mila sono 53, mentre solo in 6 superano i 30mila euro. Di queste campionesse del risparmio 3 sono lombarde: Milano (36.712 euro, il miglior dato nazionale), Sondrio (che sfiora i 34mila euro) e Lecco (31mila euro), mentre le altre “vicine di casa” si attestano tre i 23mila euro di Pavia e Mantova e i 27mila di Bergamo e Brescia.

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