Il settimo figlio nasce in macchina

Mamma di sei figli partorisce il settimo in macchina mentre corre col marito in ospedale. Jessica Albanesi si stava recando in ospedale a Codogno col marito Stefano Oleotti, lunedì poco dopo la mezzanotte quando ha sentito una forte spinta e la testolina del suo bambino fare capolino, il marito ha continuato a guidare per fare presto e lei ha dato alla luce il piccolo in auto. Leone Oleotti, 3 chili e 220 grammi alla nascita per 53 centimetri di lunghezza, è venuto al mondo martedì alle 00.25 all’altezza dell’elettrauto Trony sulla circonvallazione a Codogno. Il primo cuscino su cui ha poggiato il capo è stato il tappetino dell’auto: con una nascita così niente di strano se da grande vorrà fare il pilota.«È stato bellissimo – commenta raggiante la super-mamma -. Dei miei parti forse il più bello». Che sarebbe stato sprint Jessica Albanesi, 41enne codognese residente alla frazione Triulza, lo sapeva. Già alla nascita di Tommaso, il sesto della nidiata, era arrivata in ospedale quindici minuti prima del parto, avvenuto senza che quasi se ne accorgersene. Leone però non le ha dato nemmeno il tempo di arrivare. Il termine era il 4 agosto e ormai era questione di ore.Lunedì sera Jessica aveva messo i figli a letto e poi si era coricata dopo una giornata in cui aveva avvertito qualche «doloretto sopportabile». Appena sdraiata però le sono venute delle contrazioni fortissime, così ha chiesto al marito di prendere la macchina e di portarla in ospedale.«Ormai conosco i dolori del parto – sorride -. Dal male non riuscivo a stare in piedi». Detto fatto i coniugi si sono trovati seduti a fianco in macchina, o meglio, il marito Stefano al volante e Jessica carponi, aggrappata al sedile, pronta a spingere fuori Leone che scalpitava per uscire. Nei tre minuti da casa al nosocomio cittadino, il piccolo è nato.«Mi ero messa una camicia lunga sapendo che non avevo molte alternative – prosegue nel racconto la donna -. Ho sentito le spinte e ho cercato di trattenerle, ma è impossibile. A metà tragitto si sono rotte le acque ed è uscita fuori la testa del bambino, poi ho avuto un’altra spinta ed è nato ».La preoccupazione era che stesse bene, e quando Leone ha fatto il primo vagito mamma Jessica e papà Stefano hanno tirato un sospiro di sollievo. La donna ha tenuto il piccolo con le mani facendo tutto da sola e l’ha adagiato sul tappetino della macchina. Da brava mamma aveva portato con sé un asciugamano e poi l’ha subito avvolto lì dentro. «Quando l’ho avuto in braccio ho visto l’ingresso dell’ospedale». Una volta ricoverata, il personale medico si è preso cura di lei e del bambino. Entrambi stanno bene. Il parto rocambolesco ha suscitato la curiosità di amici e conoscenti, ma la vera sorpresa è mamma Jessica quando commenta: «La natura ti suggerisce cosa fare – riflette -. Il parto è il momento più bello per una donna ed è stato tutto molto naturale». In casa Oleotti il nuovo arrivato ha regalato una vera gioia. Lui non lo sa ma c’era una piccola “tribù” di 3 fratelli e 3 sorelle ad aspettarlo: Benedetta di 16 anni, Alberto di 15, Angelica di 13, Filippo di 7, Maddalena di 4 e Tommaso di 2. Ora che sono in sette potranno iscriversi a un torneo di calcetto misto. Sempre che Leone non preferisca i motori al football.

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