Il consiglio premierà otto persone

n È davvero lungo l’elenco di medaglie per la festa del 2 Giugno. Saranno infatti ben otto i premiati dal consiglio comunale della città di Lodi.

Verrà insignito Marco Spozio, che è stato prima consigliere e poi presidente del Consiglio di zona di Porta Cremonese.

Terminata l’esperienza amministrativa ha anche iniziato a collaborare con il mondo sportivo e dal 1996 ha curato la creazione del comitato provinciale Fipav (Federazione italiana pallavolo), di cui è stato eletto presidente.

Un altro dei selezionati è Giuseppe Arodi, già consigliere comunale e storica guida del “parlamentino” della zona di San Fereolo, da dove si è fatto portavoce per anni delle esigenze di un intero quartiere.

L’assise del municipio s’inchinerà anche al più popolare studioso di storia nel Lodigiano, Alessandro Caretta. Tanti alunni lo ricorderanno ancora come uno dei presidi più stimati del liceo Verri. Caretta è anche membro effettivo della Società Storica di Lodi dal 1952. Dal 1964 al 1969 e dal 1972 al 1975 è stato consigliere comunale. Riceverà quindi l’attestato di riconoscenza Erminia Cesari, che ha svolto il ruolo di capo di gabinetto della prefettura di Lodi (dal giugno 1997 al dicembre 1999). È stata inoltre vice prefetto vicario di Lodi, dal 2000 al 2007, e dal 17 dicembre del 2009 è stata nominata prefetto di Sondrio.

Nell’elenco dei benemeriti, c’è anche l’ex vicario della questura di Lodi, Mattia La Rana, che ha dato un contributo importante affinché la struttura si trasferisse nel capoluogo.

L’incarico risale al 1995, dopo che La Rana aveva già ricoperto importanti ruoli all’interno della polizia di Stato, tra cui dirigente della Digos alla questura di Pisa e quindi dirigente di commissariato a Milano. Infine otterranno un’onorificenza Loredana Marrone, storica consigliera del Carroccio in Broletto (dal 1990 al 1995) e cognata del “senatur” Umberto Bossi, oltre a Pierluigi Stolfi, magistrato e già presidente del Tribunale di Lodi, e un riconoscimento sarà dedicato anche alla memoria di Vincenzo Sottocasa, consigliere comunale della Dc tra gli anni Settanta e Ottanta.

Ma. Bru.