Iesce nel segno della continuità

La prima

cosa che

vorrei fare

è rilanciare

il centro

sportivo,

poi le

commissioni

e il rapporto

con

i referenti

di quartiere

Non vogliamo

dare il via

a nuove

case,

meglio

insediamenti

produttivi

che non

ci soffochino

con richieste

di nuovi

servizi

Squadra, impegno, partecipazione, concretezza: l’ex assessore all’istruzione e ai trasposrti di Sordio Salvatore Iesce punta su questi aspetti per continuare nel lavoro in questi ultimi cinque anni come leader della lista “Sordio si può“. «Non voglio una fascia o una poltrona, voglio provare a fare qualcosa di concreto per le persone del mio paese- dice-. In questi ultimi anni ho avuto buoni risultati, negli ambiti di mia competenza. Voglio continuare su questa strada».

Perché ha deciso di candidarsi?

«La scelta di candidarmi è stata una conseguenza naturale del lavoro che ho svolto in questi anni come assessore: mi sono accorto di poter dare un aiuto concreto alle persone e alle famiglie e che l’operato nei settori di mia competenza è stato apprezzato dalla gente».

Lei fa parte della giunta uscente, da molti criticata per scarsa incisività e per alcune scelte ritenute dispendiose ma non indispensabili (il pulmino, il nuovo municipio) o per l’arrivo del commissario...Come risponde a queste critiche?

«Non si tratta di critiche: il pulmann ha portato un grande miglioramento nella vita delle famiglie sordiesi. Farei piuttosto la domanda inversa: come la prende-rebbe la gente se si decidesse di toglierlo? Per quel che riguarda il municipio nuovo, la scelta è stata quella di dare al paese una struttura adatta alle esigenze dei cittadini a un costo più limitato possibile. Non riesco a capire cosa ci sia da criticare. Per quel che riguarda l’arrivo del commissario ad acta ho già risposto: i tempi erano piuttosto stretti, io avevo già preparato una bozza di convenzione per i servizi di mia competenza ma non ho avuto il tempo di realizzarla. Il prefetto è intervenuto completando l’iter che avevamo avviato ma non concluso».

Sordio è appena entrato a far parte dei comuni vincolati dal patto di stabilità: su cosa pensate di ‘stringere i cordoni’?

«I comuni lombardi da tempo si sono mossi per ottenere un allentamento soprattutto per quanto riguarda le spese e i lavori già avviati, e importanti novità in merito stanno arrivando in questi giorni, per operare nel miglior modo possibile».

Aliquote Irpef, Imu e Tares. Come pensate di ridurre la pressione fiscale?

«Ho provato a simulare, con gli organi competenti e con i funzionari del nostro comune, che peso potesse avere la Tares sui cittadini: sembra che l’imposta graverebbe molto su alcune attività commerciali ma anche sui comuni cittadini. Una cosa è certa: mi adopererò per evitare una pressione fiscale troppo alta. Nel corso degli ultimi anni la nostra amministrazione ha tenuto l’aliquota Irpef estremamente bassa e così faremo ancora».

Lo scenario nazionale è molto confuso e a farla da padrone sembra essere l’antipolitica e l’astensionismo...

«Sì, ma noi siamo una lista civica, formata da gente comune, da cittadini che si sono messi in gioco. La volontà è unica e non segue solo i partiti o le ideologie: prioritario è risolvere i problemi del paese e dei nostri concittadini. Io voglio essere il sindaco del popolo e delle persone. Non solo mettere una fascia o avere una poltrona. Anche il fatto che nei manifesti elettorali io non compaia mai da solo la dice lunga: non sono io da solo, siamo una squadra».

Se sarà eletto cosa farà nei primi cento giorni del suo mandato?

«La prima cosa che vorrei fare è far ripartire il centro sportivo che vorrei diventasse un punto di riferimento importante per tutti i cittadini. Oltre a questo c’è un’iniziativa a cui tengo molto: negli ultimi mesi ci siamo occupati di raccogliere ausili sanitari come carrozzine e stampelle che metteremo a disposizione dei medici e dei cittadini. Un’altra cosa importante è che ripartano subito le commissioni e il lavoro dei referenti di quartiere».

Sordio è una città sicura ? La convenzione per il servizio di polizia locale sembra ormai cosa fatta. Come cambierà questo per i cittadini?

«Abbiamo installato tre telecamere che saranno incrementate. Per quello che riguarda la convenzione del servizio di polizia locale noi dobbiamo attuare quello che è lo scopo del legislatore, dunque non solo abbattimento dei costi, ma anche ottimizzazione dei servizi».

La scorsa amministrazione ha dato il via a un sistema di telecamere? Voi cosa pensate di fare sul tema?

«Intendiamo continuare su questa linea con l’installazione di nuove postazioni per migliorare ancora di più il servizio e, se necessario, ampliarlo».

I giardinetti da tempo aspettano una risistemazione. Pensa di riuscire a farla nel corso del suo mandato?

«Sicuramente sì. Anzi, aggiungo che avremmo dovuto già farlo. Se non è stato fatto si tratta solo di un ritardo dovuto ad altre ed impreviste spese, come quella per la manutenzione del tetto della scuola».

A Sordio tutt’ora non c’è una piazza? Come pensate di rivitalizzare il paese e di dargli slancio?

«All’architetto che si è occupato di disegnare il nuovo municipio sarà chiesto nello studio di realizzazione della futura piazza di rivedere anche l’idea di un centro pedonale e sarà istituita la wifi free zone».

Pensate di dare il via a nuove costruzioni? E altrimenti come recupererete il mancato introito degli oneri di urbanizzazione?

«L’invenduto a Sordio è moltissimo: per questo non vogliamo dare il via a nuove case ma a più servizi. Se ci dovranno essere nuovi insediamenti saranno di attività produttive, in grado di fornire sì oneri, ma anche di non soffocare il comune con pesanti richeste di servizi».

Alcuni abitanti del quartiere Cittadella chiedono garanzie circa la soluzione del problema fogne. Che risposte pensate di dare?

«La questione della Cittadella è sempre stata a cuore di questa amministrazione, che ha operato per fare in modo che non ci fossero i problemi che si erano avuti con la giunta precedente. Abbiamo operato per tenere monitorata la rete e scongiurare allagamenti. Risolveremo il problema una volta per tutte. La stessa attenzione va al quartiere Virgilio, in cui seppure in dimensione minore si sono avuti problemi simili».

C2: costruire o non costruire?

«Come ho già detto, non faremo nuove abitazioni. La nostra intenzione è di sviluppare attività produttive. Lo ha detto anche in un suo intervento il sindaco di San Zenone Sergio Fedeli: lì non si costruiscono case».

La scuola elementare è da sempre uno dei fiori all’occhiello del paese, con progetti che ogni anno diventano più efficaci e coinvolgenti. Come pensate di valorizzare questo patrimonio?

«In cima al mio operato ci sono sempre state le esigenze di famiglie e bambini e ragazzi. Così continuerò a operare: sto facendo degli incontri con la Provincia per ottimizzare i servizi verso le scuole superiori di modo da poter aiutare anche i ragazzi più grandi. La scuola è un punto basilare e anche da sindaco me ne occuperò in prima persona».

Sordio si trova molto vicina sia a Lodi che a Milano, eppure sul fronte dei trasporti, soprattutto su gomma, è in relativa difficoltà. Pensate di fare qualcosa in merito?

«È fondamentale potenziare e incoraggiare l’uso della S1 e l’interscambio con la stazione. Da alcune settimane sono partite delle corse da San Donato alla S1 e viceversa e presto partirà la navetta anche da Casalmaiocco. Molto è stato fatto, e molto ci impegniamo a fare».

La questione si è fatta difficile dopo la messa a regime del pagamento sugli stalli a ridosso della stazione di San Zenone che coinvolgono anche i pendolari di Sordio. Come la gestirete?

«Come ho detto sono state attivati i collegamenti necessari sia da Casalmaiocco che da San Donato. Per quel che riguarda i parcheggi i pendolari di Sordio non pagano perché hanno dirtitto agli stalli con riga gialla o quelli con riga blu nel parcheggio ad ovest basta essere muniti del pass rilasciato dal nostro ufficio di polizia locale».

Come sfruttare al meglio la palestra?

«In molti modi: tanto per cominciare avviando nuovi corsi che potrebbero interessare il pubblico e avvicinare le persone allo sport anche con attività al di fuori di calcio, pallavolo e basket».

Dica cinque aggettivi per descrivere la sua Sordio, in caso di vittoria...

«Vivibile, collaborativa, carica di novità, servita e operativa».

Perché votare per lei?

«Perché votare per me significa votare per noi, per tutta la squadra. Io ci ho messo il cuore e ora andremo avanti tutti insieme per fare qualcosa di buono per i nostri concittadini».

Luciana Grosso

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