Gli allevatori di suini chiedono un piano di emergenza in Regione

Vertice in Regione oggi sulla crisi dei suini, con una delegazione di trenta allevatori che - guidata dal presidente della Coldiretti Lombardia Nino Andena - ha incontrato l’assessore regionale Giulio De Capitani. Il settore chiede un intervento urgente della Regione e delle istituzioni per salvare le aziende: «La situazione è al limite e rischiamo per davvero di perdere un settore che in dieci anni ha visto raddoppiare i costi degli allevamenti e dimezzare le quotazioni della carne bisogna intervenire subito» ha spiegato AndenaIn provincia di Lodi la situazione non è migliore che nel resto della Lombardia: nel 2005 gli allevamenti di suini nel Lodigiano erano 240, mentre oggi sono attivi solo 140: «Negli ultimi 3 anni ha chiuso il 30 per cento delle aziende - sottolinea Marco Lunati, allevatore di Mairago e consigliere nazionale dell’associazione che raggruppa le aziende del settore -. In Europa hanno avuto un modo diverso di affrontare la crisi, incentivando l’allevamento di scrofe nazionali, mentre noi importiamo i suinietti dall’estero. Bisogna trovare nuove strade, come quella del suino light che stiamo cercando di portare avanti, ma ci serve un aiuto in questo progetto». L'aiuto richiesto è concretizzato negli impegni chiesti durante il vertice di oggi: contributi per l’abbattimento di almeno due punti percentuali dei tassi di interesse sui finanziamenti erogati dalle banche, una moratoria di almeno due anni sulle rate dei mutui attualmente in essere, un sistema di regole contro le speculazioni che tramite le bioenergie stanno mandando alle stelle i prezzi dei terreni e dei cereali e l’impegno della Regione a far sentire il suo peso affinchè il ministero dell’Agricoltura vari prima possibile il decreto applicativo della legge sull’obbligo dell’origine in etichetta.

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