Fusione con la Bpm, la Popolare accelera

Il Banco Popolare accelera le trattative per arrivare a una fusione con la Banca Popolare di Milano. È quanto emerso nella tarda serata di ieri, dopo le riunioni sindacali che si sono tenute a Verona su temi tecnici ma che, inevitabilmente, hanno risentito del risiko bancario in corso. Proprio a margine dei tavoli di trattativa sindacali è stato confermato che il dialogo tra i due istituti di credito è ormai in fase avanzata, anche se le fonti ufficiali del Banco Popolare “frenano” e, sempre ieri sera, l’ufficio stampa ha specificato che non ci sono decisioni da comunicare.

I segnali di un forte interessamento da parte del Banco però non mancano e dagli stessi sindacati sono arrivati in diverse occasioni pareri favorevoli al matrimonio. La stessa Fabi, Federazione autonoma dei bancari, realtà molto potente nella Popolare di Milano, guarda con attenzione all’operazione.

Sindacati, lavoratori e mercato attendono con interesse la conference call convocata per i circa 20mila dipendenti alle 16.30 di oggi dall’amministratore delegato del Banco Popolare. All’ordine del giorno, formalmente, ci sono comunicazioni alla rete sul bilancio 2015 (è previsto il ritorno all’utile), sulle prospettive per il futuro e una lettura delle turbolenze di Borsa che da giorni investono l’istituto veronese, al pari di tutte le altre grandi banche quotate a Piazza Affari.

Il progetto di fusione prevede il conferimento della Popolare di Milano all’interno del Banco. La Milano rimarrebbe tuttavia entità autonoma per almeno due anni, sebbene sottoposta al controllo di una holding composta da rappresentanti della banca stessa e del Banco.

Restano da definire i dettagli sulle sinergie da fusione e sugli obiettivi di redditività.Tra i problemi principali, quello dei crediti deteriorati: al 30 settembre 2015 il Banco Popolare conteggiava crediti deteriorati netti per 14 miliardi 245 milioni di euro, la Popolare di Milano (molto più piccola) si fermava a 3,7 miliardi. Il tasso di copertura dei crediti deteriorati netti in casa Banco Popolare era del 33,7 per cento, quello della Popolare di Milano 39,5.

Ieri intanto il responsabile della Divisione Banca Popolare di Lodi, Fabrizio Marchetti, ha presentato a Lucca in conferenza stampa il nuovo direttore territoriale della Cassa di risparmio Pisa, Luca, Livorno, controllata direttamente dalla Divisione Bpl. Roberto Perico lascia la Toscana per accasarsi al Credito Bergamasco (resta nel gruppo Banca Popolare); al suo posto è stato nominato Matteo Faissola, proveniente dalla Direzione Territoriale Centro Sud del Banco Popolare.

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