Foroni domani parteciperà a Roma a una riunione indetta dall’Upi per stabilire le prossime mosse contro la manovra anti crisi. L’Unione delle province italiane chiede che la norma venga stralciata dal decreto e per questo ha convocato i presidenti degli enti a rischio per un incontro a cui Pietro Foroni ha confermato la sua presenza. «Il taglio delle Province previsto dalla manovra economica non porterà nessun risparmio, come è chiaramente scritto nella relazione tecnica. Non c’è nessun requisito di necessità ed urgenza» ha spiegato il Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione, intervenendo oggi a Radio 24 nella trasmissione “9 in punto”. Per questo Castiglione chiede di stralciare le norme istituzionali dal decreto, prevedendo invece l’eliminazione delle «vere fonti di spreco», che ha elencato al microfono di Oscar Giannino: «Gli oltre 7000 enti strumentali, Ato, Bacini Imbriferi, società per azioni che ci costano oltre 7 miliardi l’anno, e la definizione chiara delle funzioni con la Carta delle autonomie, che da sola basterebbe per rimettere ordine ed eliminare sovrapposizioni ed inutile burocrazia». L’incontro romano di domani servirà a stabilire i prossimi passi per difendere insieme le province ed evitare di «gettare i territori nel caos».
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