Il presidente della provincia di Lodi tiene la linea del suo partito, la Lega, e annuncia che non accoglierà i rifiuti di Napoli, aggiungendo inoltre che si augura che non ne arrivino in tutta la Lombardia. Ieri il decreto che permette di portare i rifiuti fuori dalla Campania è passato in consiglio dei ministri, ma senza il voto del Carroccio, che aveva da subito espresso il proprio dissenso sulla deroga alla legislazione vigente, che impedisce di “esportare” i rifiuti fuori dalle regioni. La decisione di Foroni ha un motivo politico e uno pratico. Come il leader del Carroccio, anche il presidente della provincia di Lodi tuona contro l’inefficienza dell’amministrazione partenopea e in generale contro i napoletani: «Finchè Napoli non farà una politica dei rifiuti forte e credibile non ci possono essere alternative a quella attuale. I napoletani devo capire che non è con gli aiuti esterni che si risolvono i problemi, ma solo con le proprie forze e con la volontà di avere una politica incisiva e credibile». Insomma: i lumbard sono concordi nel sostenere che la “monnezza” napoletana è un problema napoletano e non nazionale, come sostengono altre forze politiche. In più, spiega Foroni: «La gestione dei rifiuti del Lodigiano è rigorosamente calibrata sulle necessità del nostro territorio» e con la discarica di Cavenago che si avvia verso la scadenza naturale (il 31 dicembre 2012) smaltire i rifiuti degli altri non ce lo possiamo proprio permettere.
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