Federico Gallinari sulle orme di Danilo: va a vivere negli Usa

È di sola andata il biglietto da piazza della Vittoria a Wichita, Kansas, “Midwest”degli Stati Uniti, passando per Denver. La valigia sul letto di Federico Gallinari è bella grossa e pure piena: il viaggio da fare questa volta è decisamente lungo, sia in termini chilometrici che di tempo. Il fratellino di Danilo, 19 anni il prossimo 9 settembre, si trasferisce a studiare, e giocare a basket, negli Usa. Una scelta di grande coraggio, ponderata fin nei minimi particolari insieme alla famiglia che apre una prospettiva di vita completamente diversa per il giovane lodigiano, anche lui promessa del basket nazionale.Chiuso brillantemente da poco più di un mese il percorso alle superiori con un bell’esame di maturità, Federico, passato qualche giorno di vacanza con gli amici e dopo aver sofferto per il ko degli azzurri al Preolimpico di Torino, è partito per Denver a fine luglio in compagnia di Danilo. Un paio di settimane insieme, allenamento e divertimento, come prologo all’inizio del percorso scolastico alla Sunrise Christian Academy di Wichita, una delle migliori “prep school” a stelle e strisce, che propone programmi di crescita culturale e sportiva sotto l’egida dell’insegnamento della Bibbia.Lunedì prossimo si comincia...«Beh, Ferragosto è vacanza in Italia, ma negli Usa si lavora: speriamo in un po’ di arietta fresca – Federico esorcizza con un po’ di humor l’ansia dell’attesa -. È una scelta che ho fatto di comune accordo con i miei genitori, partendo da un’idea nata quando ero in quarta superiore. Cerco un’esperienza formativa per la lingua perché voglio imparare bene l’inglese, ma coinvolgendo anche il basket. Mi è sembrata un’opportunità molto valida per la crescita personale».Prima di cominciare c’è qualche giorno di relax da sfruttare...«Con Danilo, tra allenamenti e vacanza ci divertiamo parecchio».Avere il fratello a un’ora e mezza di aereo ha stimolato la tua scelta?«Beh, certo, lui vive da anni negli States e la sua presenza qui è stata sicuramente una molla in più che ha agevolato la decisione, sia per quanto riguarda la scuola che i rapporti con le persone».Optare per l’iscrizione a una scuola di Wichita, facilmente raggiungibile da Denver, è solo una questione di vicinanza a Danilo?«No, facendo una valutazione delle varie possibilità abbiamo deciso per la Sunrise perché è una delle migliori scuole sia a livello cestistico che di studio. Un’abbinata perfetta, anche se mi aspetto di sudare parecchio sia in palestra che in classe. Un po’ di timore c’è, non lo nego, ma sono carico al massimo e non vedo l’ora di cominciare questa nuova esperienza».A leggere la presentazione sul sito web della Sunrise Christian Academy pare di capire che le regole da seguire durante l’annata scolastica siano piuttosto severe.Com’è il campionato che si ti appresti a giocare dalla prossima stagione?«Ho dato un’occhiata e non è davvero male: credo sia meglio darsi da fare da subito».Cresciuto nel vivaio dell’Assigeco, dove ha vinto lo scudettino Under 19 nel 2014, Federico Gallinari ha trascorso la passata stagione Oleggio in Serie B disputando un più che discreto campionato. Tutta esperienza che tra qualche giorno potrà riversare nella squadra di basket della Sunrise Christian Academy.«A livello cestistico mi aspetto di migliorare tanto individualmente: mi impegnerò tantissimo fin dal primo giorno. Per quanto riguarda la scuola invece il mio obiettivo principale è arrivare a parlare l’inglese come l’italiano: a livello di studio mi pare di poter dire che il nostro sia un po’ più elevato».La scelta di studiare negli Usa apre a un possibile futuro lontano dall’Italia?«Sarebbe bello iniziare il college qui negli Stati Uniti. Vedremo più avanti, ora è prematuro azzardare una risposta definitiva. Questa scelta non è facile perché lascio amici e familiari in Italia. Conto molto su Danilo, mamma e papà che mi hanno sempre sostenuto e aiutato: grazie a loro, e alla mia voglia di fare, tutto diventa più sostenibile».Con i due figli negli Usa, anche Marilisa e Vittorio saranno molto più spesso lontano da Lodi...«Certo, con me nel Kansas e con Danilo a Denver si alterneranno parecchio».In bocca al lupo, Federico.

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