Fanciullezza, sogno incompiuto

Martedì prossimo i lavori del Fanciullezza potranno ripartire. La struttura, pensata nel 2006, è destinata ad ospitare l’asilo nido di via Volturno, che è stato venduto ad una società immobiliare, e una serie di altri servizi rivolti ai minori e ai loro genitori. Tra questi uno spazio gioco per bimbi e famiglie da zero a 4 anni, un’area per i bambini fino ai 12 anni, il centro di documentazione, un’area verde e il servizio di ristorazione con finalità aggregativa. Il progetto però è fermo al palo. Appaltati il 30 maggio del 2011, i lavori avrebbero dovuto terminare ad agosto 2012. A gennaio dello scorso anno però hanno incominciato ad emergere profonde divergenze di opinioni tra l’impresa e la direzione lavori sulla modalità e i tempi di esecuzione degli interventi. Il contratto alla fine è stato rescisso. La ditta che era giunta seconda nella graduatoria della gara ha rinunciato all’appalto e martedì dovrebbe essere la terza a firmare il contratto. L’obiettivo di palazzo Broletto è di aprire il nido la prossima stagione scolastica. Per avviare gli altri servizi, invece, bisognerà reperire altre risorse, rifare la gara d’appalto e aspettare ancora.

«Il progetto esecutivo di riqualificazione dell’istituto di strada Vecchia Cremonese - afferma il comune in una nota - era stato approvato il 16 marzo 2011. Elaborato dallo studio Zpz Partners di Modena, prevedeva un quadro economico di 2milioni e 500mila euro. Un e 700mila euro arrivavano da risorse di bilancio del comune e 800mila da un contributo della regione. L’appalto è stato aggiudicato il 30 maggio 2011 alla G. M. C. società cooperativa di Tortona. Rispetto alla base d’asta di un milione e 858mila euro la ditta aveva presentato un’offerta con un ribasso del 43 per cento. I lavori sono iniziati l’1 luglio 2011. Il contratto d’appalto prevedeva una durata di 395 giorni. I lavori dovevano concludersi ad agosto 2012. Ai termini contrattuali sono stati aggiunti 24 giorni per una sospensione concordata tra il 24 dicembre 2011 e il 16 gennaio 2012 per fattori legati ad una lavorazione inizialmente non prevista nel progetto. La nuova scadenza era stata spostata, quindi, alla fine di agosto 2012». È stato alla ripresa di lavori, proprio a gennaio dello scorso anno che hanno iniziato ad emergere profonde divergenze tra l’impresa e la direzione lavori affidata all’architetto Michele Zini dello studio Zpz partners. «Tra marzo e maggio 2012 - aggiunge palazzo Broletto - si sono susseguite una serie di relazioni della direzione lavori ed incontri tra questa e l’impresa convocati dal responsabile del procedimento, un funzionario dell’ufficio tecnico comunale. Questo sino a che, nel luglio 2012 il Comune ha notificato all’impresa l’avvio di una procedura per la risoluzione del contratto per inadempienza. A quel punto l’impresa ha proposto la rescissione del contratto». Al 30 luglio 2012 lo stato di consistenza dei lavori ammontava a 565mila euro. L’accordo di rescissione consensuale del contratto prevedeva che l’impresa rinunciasse a 163mila euro per lavori non previsti e accettasse, invece, la proposta del comune di 255mila euro, compresi i 33mila per lo smaltimento degli inerti, 10mila per gli interventi di bonifica del cantiere da un allagamento e 33mila per opere finalizzate al mantenimento del cantiere». Ora la città incrocia le dita e attende il nuovo servizio.

LE SFIDE DEL NUOVO SINDACO - Il blocco dei lavori ha impedito la realizzazione della cittadella dell’infanzia di Lodi, il cantiere dovrebbe ripartire martedì prossimo

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