Domani festa della Repubblica

con il grande concerto alla Bpl

La città rende omaggio ai suoi cittadini più illustri. Per la ricorrenza della festa della Repubblica, il consiglio comunale di Lodi consegnerà le medaglie alla riconoscenza. Quest’anno sono otto i premi che verranno assegnati nella tradizionale cerimonia organizzata nell’auditorium della Banca Popolare di Lodi. L’appuntamento è fissato per giovedì sera (ingresso gratuito, ore 21). È in programma un concerto dell’orchestra Sifalamusic, diretto da Prisca Novella e curato dalla direzione artistica dell’accademia Gerundia del capoluogo, che proporrà un ricco repertorio di brani classici e canti popolari.

L’iniziativa si ripete ormai da anni e viene promossa dall’assemblea di palazzo Broletto. «Abbiamo deciso di offrire, in forma aperta, un momento di riflessione con pochi discorsi e molta musica - spiega il presidente del consiglio comunale, Giampaolo Colizzi -; abbiamo voluto creare un’occasione in cui la città potesse sentirsi unita al resto del Paese, uno Stato che è uscito dalla Seconda Guerra mondiale, dalla lotta per la Resistenza e si è dato una Costituzione democratica e repubblicana. Una Carta che, seppur tra mille problemi che in questi decenni ha dovuto affrontare l’Italia, continua a reggere il Paese». È a partire da questo spirito unitario che tutti gli eletti in consiglio comunale a Lodi hanno voluto scegliere alcuni nomi, cui assegnare un premio. La tradizione di assegnare delle medaglie al 2 giugno esiste dal 2007 in città (dal 2003 viene invece riproposto il concerto): in questi cinque anni sono state date 49 medaglie (comprese le otto che verranno assegnate giovedì). I riconoscimenti vengono attribuiti per regolamento a persone che hanno operato all’interno della pubblica amministrazione, della magistratura, delle forze dell’ordine e della sanità pubblica, direttamente o come benefattori in quegli ambiti. «Con questa manifestazione vogliamo riaffermare il ricordo dell’istituzione repubblicana con i suoi valori - aggiunge Colizzi -, un patto simbolico con i cittadini che viene perpetuato attraverso il legame stretto tra l’assemblea dei consiglieri eletti e gli abitanti del capoluogo. Una prospettiva su cui c’è sempre stato un grande accordo tra i vari gruppi politici, tanto che l’aula in modo corale ha sempre sostenuto la sua fede repubblicana, in accordo con i vari sindaci che si sono succeduti da quanto è stata promossa la serata di festa, quindi il sindaco Aurelio Ferrari e l’attuale primo cittadino Lorenzo Guerini».

Il momento clou della cerimonia è ogni volta l’attribuzione delle medaglie, con i vari capigruppo che salgono tutti insieme sul palco per consegnare gli attestati. «In questi anni abbiamo premiato insegnanti, esponenti delle forze dell’ordine, primari ospedalieri e tante persone che hanno operato con dedizione nella pubblica amministrazione - sottolinea il presidente del consiglio comunale -. È sempre stato considerato il ruolo delle persone e non la specifica appartenenza politica, per dare merito a coloro che hanno fornito un loro contributo alla storia cittadina. Questo a dimostrazione che la rappresentanza della città siede in consiglio comunale a Lodi, pilastro delle istituzioni repubblicane. È doveroso ringraziare, per quanto in ogni edizione viene organizzato, il personale dell’Ufficio di presidenza del consiglio comunale per il grandissimo impegno prestato, la Banca popolare per gli spazi concessi, e un ringraziamento va anche alla prefettura e alla Provincia per le cerimonie che sono promosse in occasione della festa di tutti gli italiani, che quest’anno cade anche nella ricorrenza dei 150 anni della proclamazione del Regno d’Italia».

Infine di grande interesse sarà il concerto che si terrà all’auditorium Bpl. Il programma di sala prevede un’apertura con brani classici, come il “Va pensiero” di Verdi, il “Nessun dorma” di Puccini, “L’Inno alla gioia” di Beethoven, mentre in chiusura l’orchestra eseguirà una rassegna di brani per rappresentare l’unità d’Italia nella ricorrenza del 150esimo (da ”Surdato ‘namorato” alla “Canzone del Piave”, fino al “Suspire de l’anime”, canzone dei migranti friulani), e in chiusura non mancherà l’inno di Mameli.

Matteo Brunello

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