Domani 8 ore di sciopero della Cgil

La Cgil si prepara per la grande mobilitazione: uno sciopero di otto ore che si terrà domani venerdì 20 aprile in tutto lo Stivale e che prevede un maxi corteo nella città del Barbarossa. Questa volta, però, non si sfilerà nel cuore di Lodi, il punto di ritrovo sarà di fronte alla Baerlocher, azienda chimica scelta come “simbolo” della crisi industriale. Alle 9 tutti i partecipanti si dirigeranno verso la tangenziale e poi verso la sede dell’Inps, lungo il tragitto ci si fermerà per un comizio. Nel frattempo, il numero dei disoccupati della provincia sta per toccare quota 15mila.

«Con questa mobilitazione vogliamo rendere evidenti a tutti i problemi drammatici del territorio - afferma il segretario provinciale, Domenico Campagnoli -. Il lavoro dà dignità all’uomo ma è anche la vera locomotiva di un paese, la priorità assoluta è difenderlo. Dal governo Monti e dalle istituzioni locali non vediamo nemmeno una minima idea per rilanciare gli investimenti e creare occupazione. In Italia ci sono tre grossi problemi: la mafia, l’evasione fiscale e la corruzione, solo aggredendo questi tumori si potrebbero recuperare quasi 300 miliardi». Campagnoli ricorda che per la Cgil la partita delle pensioni non è affatto chiusa e ricorda quali sono i problemi legati alla riforma del lavoro: «Con la modifica all’articolo 18 i licenziamenti economici saranno utilizzati a piene mani, di fronte a una persone ingiustamente licenziata il giudice deve decidere il reintegro. Oggi ci sono ancora 46 diversi tipi di contratto, la distinzione tra lavoro autonomo e subordinato non è chiara. La questione degli ammortizzatori sociali rischia di degenerare, perché questo non è un diritto garantito a tutti». Come ricorda Eugenio Vicini, segretario organizzativo della Cgil, il sindacato ha dato il via a una serie di assemblee nelle aziende per confrontarsi con i dipendenti. «L’attacco ai diritti dei lavoratori è mascherato da false promesse - afferma -, le previsioni future, sul fronte della disoccupazione, sono nere ma nonostante questo non arriva un vero sostegno da nessuna parte, tanto più che le risorse stanziate dalla Provincia alle imprese per incentivare le assunzioni non hanno successo». Vicini denuncia la grave situazione dei precari: «L’abuso dei contratti prolifera senza che ci sia una misura decisiva». E per non dimenticare la situazione dei lodigiani «beffati” dalla riforma delle pensioni, il corteo sarà guidato proprio dal comitato degli esodati.

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