La Provincia di Lodi ci era già riuscita lo scorso anno, oggi si aggiungono nuovi territori e la Lombardia raggiunge l’obiettivo di dimezzare le vittime della strada rispetto al 2001. Dopo Lodi (-57,89 per cento), Sondrio (-52,63), Monza e Brianza (-50,88 per cento) che per prime avevano centrato l’obiettivo indicato dall’Unione europea, anche Milano (-56,33 per cento), Lecco (-68,75 per cento) e Pavia (-56,7 per cento) hanno raggiunto il traguardo. Questo il dato saliente illustrato dall’assessore alla Polizia locale e Sicurezza Nazzareno Giovannelli, in occasione della seconda Giornata regionale della sicurezza stradale, che si è svolta questa mattina a Palazzo Lombardia.
In particolare per Lodi, queste sono le variazioni rispetto al 2001: incidenti -19,5% (da 723 a 582); feriti -19,27% (da 1.064 a 859); morti -57,89% (da 38 a 16).
«Oggi - ha spiegato Giovannelli - la Lombardia, in media, ha raggiunto l’obiettivo. I morti sono passati infatti da 1.073 a 532. La Lombardia, inoltre, con 1,43 morti ogni 100 incidenti è la terza regione italiana, dopo Liguria e Toscana, con il più basso tasso di mortalità da incidentalità stradale ed è al di sotto della media nazionale, che si attesta a 1,88». Le principali cause, in Lombardia, sono la mancanza di rispetto della precedenza, la distrazione, la velocità e la mancata distanza di sicurezza. Coinvolgono tutti i conducenti e di qualsiasi età.
© RIPRODUZIONE RISERVATA