«Così ho scalato la “vetta“»: Nicolas diventa testimonial

I valori più puri dello sport, quelli che si mettono in campo lontano dalle telecamere, il più delle volte con stipendi simbolici, nei campi di periferia. La campagna pubblicitaria “Everyday Climbers” di Levissima, vuole dare spazio a tutto questo, e per farlo ha scelto un volto lodigiano. Si tratta di Nicolas Pizzamiglio, classe1990,unagiovanepromessa del calcio italiano che, agli esordi di una brillante carriera, è stato costretto a ricominciare tutto da capo. Da piccolo, un’esperienza nel Milan, poi la crescita nel settore giovanile del Fanfulla, fino al 2007, quando Nicolas supera un provino con l’Inter. Prima, però, bisogna concludere la stagione in bianconero, ed è proprio in una delle ultime partite a Lodi, alla Dossenina contro il Turate, che l’allora sedicenne subisce una brutta entrata a piedi uniti. Il referto è inappellabile: tibia e perone rotti. Al Gaetano Pini e al San Raffaele i medici non danno alcuna speranza: «Mi hanno detto chiaramente che dovevo cambiare sport, che non avrei più calciato un pallone. Ma la passione era troppo forte, e così non ho voluto arrendermi» spiega Nicolas Pizzamiglio, che ora ha 26 anni e, contro il parere di tutti i medici, è ancora in campo. Nicolas racconta i momenti più difficili con il sorriso sulle labbra, con la sicurezza di chi è stato nel baratro mane è uscito, senza mai smettere di sognare, senza mai smettere di lottare: «La riabilitazione è stata lunghissima, ci ho messo una nove mesi. Tanta fatica e tanto lavoro, per tornare ad allenarmi, e devo ammetterlo ,anche tanta paura. Ogni volta che salivo le scale, ogni volta che vedevo un pallone, avevo paura di rompermi di nuovo, che lamia gamba cedesse. Ancora oggi, dopo otto anni, devo fare degli allenamenti speciali». Quando era negli Juniores del Fanfulla, Nicolas era uno dei più forti. Il suo ricordo è limpido: «Mi chiamavano sempre a giocare con i più grandi, perché ero bravo. Mio padre, operaio, non poteva portarmi a tutti gli allenamenti così lontano, mami chiamavano per tutte le finali. Dopo l’infortunio, un osservatore mi ha confessato che ero sui taccuini di tutti gli osservatori d’Italia; era di spiaciuto per me, e mi ha regalato una maglietta di Baresi ». D’altronde, nemmeno gli osservatori pensavano che Nicolas Pizzamiglio sarebbe riuscito a recuperare dopo l’infortunio; invece, dopo meno di due anni, il giovane di Turano indossava di nuovo la maglia numero 7, sempre con il Fanfulla, ma questa volta in prima squadra. Dopo il Fanfulla, Nicolas è stato ceduto al Brembio, quindi all’Excelsior Vaiano, al Casale, e quest’anno è tornato a giocare nel suo paese, a Turano: «Avevo iniziato nei pulcini dell’Edera Turano, ho girato tanto e ho avuto tante soddisfazioni, e ora per me è come essere tornato a casa »L’ultima di queste soddisfazioni, per ora, è stata l’essere stato scelto per la campagna pubblicitaria di Levissima: «Ho mandato le foto e i responsabili dello spot hanno creduto in me- racconta Nicolas -. Hanno evidentemente pensato che fossi adatto per dimostrare cosa vuol dire non arrendersi, e tutti i giorni confrontarsi con una nuova scalata, senza mai dubitare della propria capacità di arrivare in vetta ».

(A)titolo link

© RIPRODUZIONE RISERVATA