Contributo per la realizzazione di un fascicolo sulla storia dell’abbazia

Le fotografie sono splendide, opera di un fotografo molto noto nel territorio per le sue immagini d’arte: Antonio Mazza. Spiccano su un fascicolo a colori freschissimo di stampa (marzo 2016) in distribuzione a quanti si recano a visitare la splendida abbazia di Cerreto. Il fascicolo ospita una breve storia dell’abbazia, fondata nel 1084 dai Benedettini che trasformarono l’immensa zona paludosa circostante nell’attuale campagna fertile. Nel 1136 i Cistercensi di San Bernardo presero il posto dei Benedettini e tra il 1160 e il 1170 edificarono l’attuale grande chiesa abbaziale. Con la soppressione dell’ordine religioso, l’intero monastero venne messo all’asta e abbattuto. Sopravvissero il palazzo dell’abate (oggi di proprietà privata) e la chiesa abbaziale, in uso alla parrocchia di Abbadia Cerreto. Dal dopoguerra in avanti sono stati avviati innumerevoli restauri all’abbazia, finalizzati al suo recupero e alla sua valorizzazione. Ma per mantenere un bene di questa entità non sono sufficienti gli sforzi degli abitanti del posto, ridotti a poche centinaia dopo lo spopolamento delle campagne. È sorta così l’Associazione Amici dell’Abbazia del Cerreto, che in stretto accordo con la parrocchia e con la municipalità ha messo a punto una svariata serie di iniziative. Da qualche settimana a questa parte a fianco degli Amici dell’Abbazia hanno iniziato ad operare la Fondazione della Banca Popolare di Lodi e il quotidiano “Il Cittadino”. Si deve alla sensibilità del presidente della Fondazione, Duccio Castellotti, il sostegno fornito alla pubblicazione della brochure sulla quale spiccano le foto artistiche di Antonio Mazza. Il tutto è inserito nel percorso della Valle dei Monaci, un prestigioso itinerario che si sviluppa tra gli antichi insediamenti monastici e le terre bonificate, tra le abbazie di Chiaravalle di Milano, Viboldone, Mirasole e, da poco, anche di Abbadia Cerreto.

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