Case Aler, lo scandalo degli affitti

Più di uno su tre non paga l’affitto. Nelle case popolari Aler è ormai emergenza per i mancati versamenti. Una situazione degenerata negli ultimi anni, per effetto della crisi economica. Solo nel primo semestre dell’anno il livello di morosità è schizzato al 36 per cento (su quanto emesso nello stesso periodo), mentre nel 2012 era fermo al 25,15 per cento. Un’impennata che mette a dura prova i conti dell’azienda lombarda di edilizia residenziale, costretta a difficili economie e a tagliare gli investimenti.

Per far fronte a questa realtà, l’azienda regionale ha istituito anche un servizio di recupero crediti. Un impegno che si scontra spesso con le condizioni di disagio sociale in cui versano gli utenti. In diverse circostanze, infatti, gli inquilini oltre ai problemi di reddito manifestano anche difficoltà ad amministrare le proprie risorse, rendendo necessari percorsi di accompagnamento. La morosità negli anni è cresciuta continuamente: era al 10 per cento nel 2006 ed è arrivata al 25 per cento alla fine dell’anno scorso. Dall’analisi dei dati emerge che gli utenti faticano a rispettare le scadenza di pagamento, poi progressivamente recuperano. Un trend che può essere messo in stretta relazione con l’acutizzarsi della congiuntura finanziaria. E la conseguenza sono le condizioni di difficoltà per le casse dell’azienda incaricata di gestire centinaia di alloggi in tutto il territorio, che non riesce ad ottenere grosse quantità di canoni di affitto, oltre alle spese condominiali.

Aler, guidata a Lodi dal direttore Luca Rocchetti, è stata quindi costretta ad intervenire sulla contrazione dei suoi costi, riducendo anche la manutenzione del patrimonio. Sono state ridimensionate poi le iniziative programmate, effetto della scarsa adesione del mercato e dell’utenza rispettivamente alle aste di vendita degli immobili. Per quanto riguarda i nuovi cantieri, è ripartito di recente l’opera nell’area dell’ex cascina Secondina a Lodi: i lavori dovrebbero essere ultimati entro la fine di giugno 2014. È stata sospesa invece la costruzione di 44 alloggi a canone sociale in via Leonardo da Vinci a Lodi. La dirigenza Aler aveva deciso di congelare il piano di case popolari e nel frattempo ha aperto un tavolo di confronto con la Regione e il Comune. Infine, in attesa della riforma regionale Aler annunciata dal governatore Maroni, il Pirellone con provvedimento del 19 giugno ha nominato l’ex presidente Carlo Facca commissario straordinario dell’azienda. Il suo mandato terminerà alla fine dell’anno.

Più di uno su tre non paga l’affitto. Per l’Aler del Lodigiano è ormai emergenza per i mancati versamenti. Nel primo semestre dell’anno il livello di morosità è schizzato al 36 per cento

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