Bruciati nel gioco 153 milioni di euro

«Regione Lombardia, dopo l’approvazione avvenuta ieri in Consiglio della Proposta di legge al Parlamento per contrastare il gioco d’azzardo patologico, che si somma alla Legge regionale già in vigore, ha messo in campo tutto quello che poteva fare contro questa piaga sociale. Ora aspettiamo una risposta dallo Stato». Lo ha detto l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, oggi a Lodi per la sesta tappa di presentazione della Legge sulle ludopatie.

«Anche Lodi - ha proseguito l’assessore Beccalossi - non si discosta dalle altre realtà che ho visitato. La diffusione indiscriminata di slot e macchinette nei locali pubblici, che dovrebbero essere dedicati a tutt’altre attività, sta causando gravi problemi». Secondo le stime fornite dal movimento “No Slot”, attivo in città, e relative al primo semestre del 2013, a Lodi e provincia sono stati spesi, per il gioco, 153 milioni di euro. Nel 2012, la spesa pro capite era di 1.400 euro. In città, lo scorso anno, si stimavano 430 slot machine, distribuite in 96 locali e 3 sale giochi. Ancora più preoccupanti sono i dati forniti dall’Asl, riferiti al 2012: il Sert aveva in cura 76 persone (51 uomini e 25 donne) affette da ludopatia, mentre nel 2006 erano appena 13.

«La nostra Proposta di legge al Parlamento - ha concluso l’assessore - chiede che lo Stato si attivi, per dare ai sindaci maggiori poteri in tema di autorizzazione sulle aperture, per far sì che si fermi la diffusione delle slot in bar e tabaccherie, per limitare la pubblicità con controlli severi sul gioco minorile».

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