Brennero, centinaia da Lodi e Milano

Ci sono anche centinaia di agricoltori e allevatori da Lodigiano e Milanese nel “fiume giallo” della Coldiretti che dalle prime ore di questa mattina ha invaso la frontiera del Brennero tra Italia e Austria per la mobilitazione “La battaglia di Natale: scegli l’Italia”. La battaglia vuole difendere il lavoro delle campagne italiane dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere. Trattori e pullman nella notte hanno portato al valico gli imprenditori agricoli provenienti da tutta Italia. Gli allevatori schierati attorno al tracciato stradale hanno fermato i camion per sapere cosa arriva e dove va a finire mentre sono sollevati cartelli, per chiedere di sostenere la proposta di etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti alimentari.

E per salvare il vero prosciutto italiano, oltre al Brennero, questa mattina si è svolto un corteo a Reggio Emilia, nel cuore della Food Valley tricolore. Tra le migliaia di allevatori accorsi c’era anche Marco Lunati, suinicoltore di Lodi. «Siamo al collasso. In dieci anni nel Lodigiano sono scomparsi quasi il 50 per cento dei suini e il 60 per cento degli allevamenti. E ancora non è finita, se andiamo avanti così si condanna a morte l’intero settore. È inaccettabile: quello italiano è l’unico maiale al mondo nutrito con alimenti di prima scelta quali cereali e siero di latte, la sicurezza del consumatore è garantita dal rigido disciplinare di produzione, ma nonostante ciò noi allevatori non siamo tutelati. Manca una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti e oggi siamo qui a chiederla a gran voce».

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