Bollette Sal, via libera della Provincia a un nuovo aumento

Il costo dell’acqua cresce del 6 per cento, il tetto massimo consentito, un aumento previsto sia per il 2016 che per il 2017. La nuova tariffa è stata approvata ieri all’unanimità dal consiglio provinciale, dopo il via libera del consiglio di amministrazione di Sal, la società che gestisce il servizio idrico nel Lodigiano.

Successivamente, nel 2018 e nel 2019, si assisterà a un calo, pari al 5,1 per cento.

La motivazione è legata alla diminuzione dei consumi e quindi dei metri cubi venduti dal gestore, una tendenza che si verifica dal 2008 e che tra 2013 e 2014 si è attestata a -8,6 per cento. Il presidente di San Cristoforo, Mauro Soldati, ha sottolineato che Lodi si piazza al 22esimo posto in Italia su 106 province per la tariffa più bassa. Sul territorio il costo medio è pari a 1,42 euro al metro cubo, contro una media nazionale di 1,96. Secondo alcune simulazioni, una famiglia di tre persone con un consumo di 150 metri cubi pagherà all’anno 11 euro in più.

In quattro anni Sal si impegna ad avviare investimenti per 41 milioni di euro, una cifra che ammonta a 180 milioni fino al 2037. La chiusura dell’esercizio è positiva e si è deciso di creare un fondo speciale - in via sperimentale - di 100mila euro destinato agli utenti con morosità incolpevole, una soluzione da concordare con i Comuni, una decisione sostenuta trasversalmente, tra gli altri si sono espressi a favore Giuliana Cominetti e Anna Maria Ogliari. Sul consumo dell’acqua e sulla necessità di migliorare alcuni aspetti dell’intero ciclo si sono espressi Alberto Vitale e Claudio Bariselli, mentre Matteo Boneschi ha chiesto alcune delucidazioni a Diomira Cretti dell’Ufficio d’ambito, che ha illustrato nel dettaglio le novità.

Cambiando argomento, dopo le “frizioni” tra Provincia e organizzazioni sindacali, con tanto di ricorso per attività antisindacale, Soldati ha annunciato che il giudice del lavoro ha riconosciuto la “mancata informazione” da parte dell’amministrazione nei confronti dei lavoratori rispetto alle decisioni organizzative prese. Questo ha portato a un annullamento degli atti. «Non intendo prendere posizione a riguardo - ha detto il presidente -, ho fatto solo presente la mia disponibilità a livello sindacale e che il mancato passaggio formale non corrisponde a una contrapposizione politica».

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