Adda e Po in piena

(Aggiornamento ore 18 e 30 del 6 novembre) Emergenza meteo, per il Lodigiano e il Sudmilano il peggio sembra essere passato. Il maltempo che da martedì scorso ha investito buona parte della Penisola durerà almeno fino a domani ma colpirà in maniera particolare il Lazio e il sud. Per il weekend è poi previsto un graduale miglioramento, anche se non mancheranno le piogge, sia pure meno intense rispetto ai giorni precedenti.

Anche la situazione del fiume Adda, riconducibile ad uno stato di «morbida» in continua diminuzione, sta lentamente rientrando alla normalità. Nelle ultime ore della giornata odierna si prevede che il livello idrometrico a Lodi scenda al di sotto dello zero, per una portata stimata di circa 600 mc/ sec.

(Aggiornamento ore 11 e 45 del 6 novembre) L’Adda ha raggiunto durante la notte a Lodi un picco di portata di circa 850 mc/sec, per un livello di circa 50 centimetri sopra lo zero idrometrico. La graduale attenuazione dei fenomeni pluviali porterà nelle prossime ore la conseguente diminuzione della portata dell’Adda a Lodi, con un’altezza che tra le ore 14 e le 18 odierne si collocherà tra 0 e 20 centimetri sopra lo zero idrometrico.

(Aggiornamento ore 11 del 6 novembre) Maltempo, continua lo stato di allerta nel Lodigiano e nel Sudmilano: i corsi d’acqua sono sempre sotto stretta vigilanza, preoccupa in in particolare il Po, il cui livello per effetto delle intense precipitazioni è salito di oltre quattro metri in sole ventiquattro ore. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti nella mattina del 6 novembre al Ponte della Becca nel Pavese, dal quale si evidenzia come il rapido aumento del livello del principale fiume italiano sia significativo delle difficoltà in tutti i corsi d’acqua con piene, esondazioni e frane in molte aree della Penisola dove è allarme nelle campagne e nelle città. Cresce ancora l’Adda, che tra Lodi e Pizzighettone sta ormai arrivando a lambire gli argini di alcune zone golenali.

(Aggiornamento ore 18) L’evoluzione idrometeorologica della piena dell’Adda prosegue secondo quanto previsto; secondo i rilevamenti delle ore 17 il fiume registra una portata di 750 mc/sec ed un livello di 20 centimetri sopra lo zero idrometrico; per le prossime ore è previsto un ulteriore, lieve incremento, sia in termini di portata (sino ad un picco di 800 mc/sec tra le 20.00 e le 24.00) che di livello (tra 35 e 40 centimetri sopra lo zero idrometrico: si ricorda che il piano di emergenza per il rischio idraulico stabilisce a 90 centimetri sopra lo zero idrometrico la quota di pre allerta). Nel corso della giornata di domani i fenomeni pluviali si attenueranno gradualmente, con una conseguente, lenta diminuzione delle portate e dei livelli idrometrici alla sezione di Lodi.

(Aggiornamento ore 14) Con il maltempo che si è abbattuto sul nord Italia crescono l’Adda e il Po, mentre le piogge non si fermano e per le prossime ore i meteorologi annunciano il rischio di fenomeni violenti.

Due metri in meno di 24 ore. Sono questi – spiega la Coldiretti Lombardia – i livelli di crescita del Po al ponte sulla Becca. Intanto il transito della piena del fiume Adda a Lodi generata dalle forti precipitazioni avvenute sull’intero bacino nel corso a monte (in particolare nel bacino del Brembo) raggiungerà un picco di portata di circa 750 mc/sec tra le ore 16.00 e le 18.00 odierne, con un aumento del livello del fiume previsto attorno a quota 20-30 centimetri sopra lo zero idrometrico.

Coldiretti lancia l’allarme e sottolinea che «le piogge intense e i timori di tenuta dei terreni e di esondazioni di fiumi e torrenti ripropongono il tema della gestione del territorio e della presenza dell’agricoltura come barriera contro il dissesto idrogeologico. Non dimentichiamoci che molto spesso, lungo i fiumi, nelle aree golenali sono proprio i campi coltivati il primo airbag naturale contro la furia delle acque».

“Sono ore di intenso maltempo su diverse aree d’Italia, a causa dell’arrivo della perturbazione atlantica dalla Francia – spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara - al momento il grosso delle piogge ha interessato Nord e regioni centrali tirreniche, ma anche Sicilia ionica e bassa Calabria con diverse criticità. Alluvione a Massa dove in poche ore sono caduti oltre 200mm di pioggia; situazione critica anche sulla Sicilia ionica, colpita da reiterati forti temporali con oltre 120mm sul catanese. Piove molto forte anche su diverse aree del Nord, con picchi superiori ai 150-200mm su Alpi, Prealpi, alto Piemonte e Liguria.

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