SAN GIULIANO Più di 2mila firme per chiedere il commissariato e nuovi carabinieri

La petizione sulla sicurezza promossa dal centrodestra continuerà fino al 25 novembre

Da San Giuliano si alza un coro di 2.500 cittadini che sollecitano alle autorità preposte l’intervento dell’esercito, nonché il rafforzamento dell’organico presso la tenenza dei carabinieri e l’insediamento di un commissariato della polizia di Stato nel Sudmilano. Queste le richieste contenute nella petizione lanciata nelle scorse settimane dai partiti di centrodestra al governo della città - Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, lista civica del sindaco - che al fine di coinvolgere la cittadinanza hanno organizzato una rete di presidi che si sono tenuti nei mercati e in altri luoghi particolarmente frequentati dalla città a cui si è aggiunta anche la possibilità di sottoscrivere il documento online. Un appello, quest’ultimo, che nel centro più popoloso del Sudmilano ha richiamato da subito adesioni. Gli organizzatori fanno sapere che la petizione a questo punto verrà portata avanti fino al 25 novembre e che nei prossimi giorni verranno definite anche delle tappe nelle frazioni da cui peraltro si sono più volte alzate una serie di segnalazioni, anche recenti, da parte dei residenti che hanno lamentato problemi di spaccio e situazioni di microcriminalità. Dopodiché verrà individuata la modalità per trasmettere il documento al prefetto e al questore di Milano. Il traguardo delle forze di maggioranza è quello di avere un rafforzamento del presidio delle forze dell’ordine per fare fronte ad una serie di problemi che accomunano questa parte di hinterland che si affaccia sulla metropoli lombarda: dalla presenza di pusher e consumatori di stupefacenti negli spazi pubblici, fino ai bivacchi da parte di clandestini per proseguire con altri fenomeni di illegalità. Nel frattempo, un paio di settimane fa si è recato a San Giuliano il neo comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, il generale di brigata Pierluigi Solazzo, il quale ha incontrato il sindaco Marco Segala.

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