Piccola gita fuori porta tra le delizie cremasche - VIDEO

La cucina dell’anima A tavola nella vicina Quintano, alla trattoria Rosary di Elisa Tadini

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Lodi

Una delle cinque tappe appena fuori porta, che farò da qui ai prossimi mesi, è nella vicina Quintano, terra cremasca, precisamente alla trattoria Rosary, condotta mirabilmente dalla signora Elisa Tadini e dalle sue splendide quattro figlie.

Mi è capitato di venire qui a cena mesi fa, sollecitato dai miei amici Beppe Traversoni e Bruno Balti, i quali riguardo alle competenze enogastronomiche sanno il proprio fatto. Ma, prima ancora delle bontà culinarie, mi sono lasciato attrarre dal fascino dell’ambiente: quando ci si mette a tavola, non viene voglia di alzarsi, dopo il dessert, un caffè, un ammazza caffè, ancora un ultimo bicchiere di vino, e un grappino ulteriore, un amaro, ci si alza a malincuore soltanto quando la signora Elisa incrocia le braccia.

Ha dato uno strano nome alla sua trattoria, Elisa.

«Ho sempre amato le rose, passione che mi aveva trasmesso mio padre. A casa, lungo gli archi di un patio, aveva realizzato un roseto incredibile. Però il nome l’ho mutuato dall’inglese: mi sembrava più adatto».

Quando cominciaste l’attività?

«Il locale lo abbiamo inaugurato 35 anni fa, le mie figlie ed io. In precedenza, avevo imparato a fare la cuoca lavorando nella trattoria di mia mamma, che credo voi lodigiani conosciate bene: Da Gino e Teresa, nella frazione di Marzano, oggi realtà condotta da mio fratello Galdino».

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