La scure del ministero sulle cooperative, tra quelle cancellate ci sono 18 lodigiane

In Italia sciolte 4.250 realtà che non hanno depositato i bilanci da oltre cinque anni: c’è anche il Centro studi di Caviaga

Alcune hanno nomi altisonanti che tradiscono la loro origine, nell’immediato Dopoguerra, e addirittura a guerra ancora non conclusa. Altre sono più moderne, persino nella dicitura. Tante, quasi tutte, si riferiscono al mondo dell’edilizia, spesso recando nel nome stesso l’indizio del quartiere o degli immobili che contribuirono a realizzare, ma non mancano realtà del socio-sanitario o dei trasporti, e c’è persino il glorioso Centro Studi Agip di Caviaga, connesso ai primi pozzi di estrazione del gas. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha disposto lo scioglimento senza nomina del commissario liquidatore di 4mila 250 cooperative in tutta Italia che da più di cinque anni non depositano bilanci, mettendosi nelle condizioni della cancellazione d’ufficio dal Registro delle Imprese perché di fatto erano ancora presenti in Camera di Commercio ma non più attive.

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