
Le Buone Notizie / Lodi
Venerdì 09 Agosto 2024
In fuga dall’Eritrea arriva a Lodi per aprire il suo locale
In via Defendente Yordanos Tesfu ha inaugurato “Asmara” con sapori e piatti africani

Un’esperienza culinaria che porta lontano, nel cuore dell’Africa: apre a Lodi “Asmara”, il ristorante che porta in tavola i sapori dell’Eritrea e dell’Etiopia, facendo scoprire ai lodigiani gusti nuovi. Saporito e audace, ricco di spezie e profumi che richiamano Paesi lontani, lo zighinì è il cavallo di battaglia di Yordanos Tesfu, la titolare del locale. Lasciandosi alle spalle le difficoltà di un Paese segnato dalla dittatura e dalla povertà, la donna ha lasciato Asmara, dove è nata e cresciuta e, a Lodi, ha trovato il riscatto che aspettava dalla vita. E non è stata per nulla facile, la sua: «Eravamo dodici, tra fratelli e sorelle, ma oggi siamo rimasti solo in otto - racconta la donna che, sabato scorso, ha aperto il suo ristorante in via Defendente al civico 82 -. Per malattia o a causa della guerra, ho perso quattro fratelli. Ho visto da vicino le difficoltà della vita e, grazie a questo ristorante, ho realizzato un sogno». La sua è la voce di chi porta sulle spalle sofferenza e privazioni, ma anche quella di chi continua a guardare il futuro con gli occhi della speranza: «Vorrei poter dare una mano, con il mio lavoro, a chi ha più bisogno - spiega la donna -. Anche solo garantendo lo stipendio a una famiglia in difficoltà». Al momento sono in due a darle una mano, servendo i tavoli e al forno della pizza: «Abbiamo pensato all’alternativa della pizza per i bambini o per chi non ama i gusti speziati dalla cucina africana -, spiega la titolare che ha preparato il suo piatto forte, proprio per l’occasione -. E’ uno spezzatino piccante a base di carne che viene servito con verdure (lenticchie, coste e ortaggi misti) sopra alla injera», spiega. L’injera è una sorta di “pane” tipico della cucina eritrea, che assomiglia molto alla nostra crepes salata e accompagna le portare, in un piatto unico e ricco. «Il momento del pasto al mio paese è un momento sacro, fatto di condivisione. Tutti a tavola, spesso anche a terra, si condivide un unico piatto al centro, mangiando con le mani e vivendo un’esperienza di comunione. Questo è un aspetto che mi piacerebbe valorizzare». Sono nove a Lodi le famiglie che vengono dall’Eritrea e, con il suo ristorante, Yordanos vorrebbe tornare a tessere legami.n
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