LODI Il 25 aprile una ribellione trasversale che ha ridato dignità a un popolo

La lezione di Olivelli e della Resistenza concepita soprattutto come una rivolta morale

“Siamo dei ribelli: la nostra è anzitutto una rivolta morale. (…) Mai ci sentimmo così liberi come quando ritrovammo nel fondo della nostra coscienza la capacità di ribellarci” scriveva il 26 marzo 1944 il cattolico Teresio Olivelli sul giornale clandestino “il ribelle”, organo del movimento partigiano cattolico delle “Fiamme Verdi”, di cui era un animatore tenace. Olivelli concepiva la Resistenza come rivolta morale, prima ancora che politica e militare: rivolta contro l’occupante tedesco e il rinato fascismo in veste repubblicana, ma anche contro la passiva accettazione e l’opportunismo che avevano permesso venti anni di dittatura.

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