Il quesito sulla cittadinanza e la sfida dell’integrazione

Nelle ultime dieci consultazioni referendarie, dal 1997 a oggi, solo in un caso è stato raggiunto il quorum: nel 2011 per il referendum sull’acqua pubblica, in cui aveva votato il 54,8 per cento degli aventi diritto. In tutti gli altri casi, dalle carriere dei magistrati nel 1997 alla giustizia, nel 2022, gli elettori italiani hanno ritenuto corretto disertare le urne, con percentuali di astensione variabili tra il 70 e l’80 per cento. Solo in un’occasione, nel 1999, si è sfiorato - ma non raggiunto - il quorum.

Non deve stupire né indignare quindi che i referendum dello scorso 8 e 9 giugno siano falliti. Questo strumento di consultazione diretta dei cittadini ha evidentemente perso interesse presso un elettorato sempre meno “incasellabile” nei tradizionali recinti partitici e sempre più disposto a mobilitarsi - in maniera trasversale - sulla base di proposte politiche che ritiene meritevoli (è successo con Renzi, con Salvini e ora con Meloni). A questo aggiungiamo