Il bagliore notturno del fuoco che ardeva ad Auschwitz

27 gennaio Giorno della memoria

Lodi

Da questa settimana inizia la collaborazione con «il Cittadino» Matteo Simighini, laureato in Scienze Storiche all’Università Statale degli Studi di Milano.

Il 20 gennaio 1942 a Grosser Wannsee, nei pressi di Berlino, vennero concordati i punti di fondo della «soluzione finale» per il «problema ebraico». In altre parole, la sistematica cancellazione dell’intera «razza» ebraica.

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Mario Rossini

4 mesi, 1 settimana

Sinceramente a me basta e avanza ricordare quegli anni nefasti dalle testimonianze dei sopravvissuti e dai filmati dell'epoca. Non riuscirei mai a visitare dei luoghi che hanno significato anni di sofferenze e morte per delle povere persone inermi. Durante le vacanze tutti dovremmo visitare luoghi di divertimento, e farlo soprattutto per le persone che vorrebbero farlo ma non possono. Ritengo che foto o i selfie che si fanno in luoghi che hanno visto dolore e morte siano di cattivo gusto.

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Pietro Moggi

4 mesi, 1 settimana

Occorre ricordarlo sempre, per tutto l'anno, l'olocausto. Anche in estate, durante le vacanze si possono visitare gli ex campi di concentramento. Anche solo vedere Dachau, vicino a Monaco di Baviera può bastare. Ma anche un salto più in la, nella Baviera vicina a Salisburgo può essere utile, li c'è il famigerato nido dell'acquila, ora ristorante ma quasi integralmente uguale a quando su quel terrazzo panoramico ci passeggiava lui.

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