I rapporti Lega-Fratelli d’Italia verso il voto in 55 Comuni

La riflessione del direttore de «il Cittadino» Lorenzo Rinaldi

Volendo essere generosi, potremmo liquidare la crisi di maggioranza in atto a Tavazzano con Villavesco come l’epilogo di rapporti personali deteriorati nel corso degli ultimi quattro anni. In realtà, quel che sta avvenendo nel paese alle porte di Lodi è uno scontro tutto interno al centrodestra locale, tra la Lega - espressione del sindaco - e Fratelli d’Italia - a cui fa riferimento la vicesindaca esautorata. È interessante osservare quel che avviene a Tavazzano in questi giorni - e come andrà a finire - perché è possibile trarre qualche indicazione utile per provare a interpretare nel futuro prossimo l’evoluzione dei rapporti di forza nel centrodestra lodigiano. Fino alla metà del 2022 il partito di maggioranza relativa era chiaramente la Lega, che esprimeva numerosi sindaci; con le elezioni politiche di un anno fa però i rapporti di forza sono cambiati e Fratelli d’Italia punta, numeri alla mano, a esercitare con decisione il ruolo di primo partito della coalizione di centrodestra, anche nei comuni più piccoli, non essendo più subalterna alla Lega. Rivendicare la primazia significa avere un ruolo determinante nella scelta dei candidati sindaci, a costo di imporsi sugli alleati indeboliti, avendo però il coraggio di rispondere delle proprie azioni e di eventuali insuccessi. È il succo della politica, scienza imperfetta e cinica.

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