
Non solo cinema per vivere la città
L’altra Venezia
Come ogni lunedì che si rispetti, questo giorno si porta dietro tutta la gioia e la fatica del divertirsi del fine settimana. Non si arriva a odiarlo come cantò quasi cinquant’anni fa Bob Geldof con i Boomtown Rats, ricordato ai più per altre imprese, ma se di mezzo c’è il Festival di Venezia con tutto il suo carico di feste, party, photocall, conferenze stampa, presentazioni di altri festival, libri e film commission con nuove produzioni... Per tacere dei convegni delle Associazioni di categoria, qualcuna ancora protestataria (e purtroppo poche prese in considerazione) e soprattutto ci sono i film da vedere e chi ci è stato e c’è tutt’ora sa che non vi è minuto libero, se non lo si vuol perdere. Tutto corre freneticamente. Quasi non vi è spazio tra un film e l’altro. Le sovrapposizioni sono inevitabili. Dare conto dei film del Concorso (sempre i più appetibili per il pubblico e per i grandi e medi quotidiani), ma anche del Concorso di Orizzonti (la parte più sperimentale e piena di sorprese dell’intero programma e agognata dalla cinefilia più giovane se ne darà conto nelle prossime rubriche) è impossibile. Mettendoci dentro pure la Settimana della Critica e le Giornate degli Autori sì che lo spazio viene a saturarsi. Allora, un suggerimento, adottato sempre con spirito libero e Fassbinder diceva che i film liberano la testa e talvolta ci vuole pure il contrario, è quello di volger lo sguardo altrove. Quindi, vi è la soluzione se il weekend l’ha consentito, ma si può decidere di attuarla anche in settimana. Non più la bidimensionalità dei film ad occupare lo sguardo, ma la tridimensionalità virtuale di Venice Immersive Island (Isola del Lazzaretto Vecchio), situata di fronte alla Riva di Corinto, al Lido di Venezia, motivo in più per scoprire un pezzo di storia della laguna. Con in più la possibilità di attraversare, con la realtà virtuale, territori mutanti di ciò che comunemente si chiama audiovisivo, indirizzato verso un futuro di visione collettiva che si può ritrovare nella Biennale Architettura all’Arsenale e ai Giardini, in una straordinaria connessione tra arti. Ed è questo vivere un’altra Venezia e non in solo km quadrato.
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