Al via l’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Dal 27 agosto al 6 settembre

L’82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sotto quali auspici si apre? Questa è la domanda che sorge e una volta si sarebbe detto spontanea ad ascoltare e a leggere i rumors che già, a pochissime ore dall’inaugurazione, svolazzano intorno alla successione di Alberto Barbera, il direttore che più di altri ha portato la mostra nuovamente a competere con i più grandi festival del mondo, per giunta ripopolando la laguna e il Lido di divi e star. Non dimenticando – e non era del tutto scontato vista la crisi del cinema e di pubblico in Italia – i film, costantemente ricercati in un cinema mondiale considerato a ragione nel suo sistema produttivo confuso e instabile. Ciò accade ed è proprio sport nazionale con ancora un altro anno di mandato. Dunque, a succedere a Barbera potrebbero essere il regista Giulio Base, oggi al timone del Torino Film Festival o il giornalista scrittore, già direttore della Festa di Roma, Antonio Monda. Questi i due nomi più gettonati, anzi i soli fatti, ma da qui alla data di designazione del nuovo direttore è facile che spunti un terzo candidato. Una volta tanto ci sta evocare una facile e antica sentenza. E poi come in ogni festival che si rispetti vi è anche la componente protestataria. D’altronde, l’evento cinematografico con Cannes più mediatico del mondo non può non essere il sismografico di ciò che succede nel pianeta e con due guerre e decine di microconflitti e svariate urgenze, tra climate change e immigrazione, non ci poteva che aspettare alcune (anche giuste) prese di posizione. Ed è di poche ore fa la decisione di Gerard Butler e Gal Gadot di non partecipare al Festival. I cineasti ProPal (sta per la Palestina) avevano fatto pervenire un appello affinché venissero ritirati gli inviti ai due attori che avevano espresso alcune dichiarazioni israelofilogovernative. Dunque, i due attori non si aggregheranno al regista Julian Schnabel e a “In the hand of Dante”, film pur Fuori Concorso, ma molto atteso. Ecco: i film. Per la pre-apertura di questa sera si è scelto un classico del cinema del ’900, Queen Kelly, pellicola del’32, incompiuta e maledetta di Erich von Stroheim, già passata “ricostruita” al Lido nell’85, con Gloria Swanson, la diva del più celebre “Viale del Tramonto” di Billy Wilder, allora all’apice della sua carriera. Meno male si deve dire perché si sono visti alcuni dei più brutti film in 3D, tra cui un film di Ezio Greggio e uno sugli ennesimi voracissimi squali. Ad accompagnare il film con musiche dal vivo il Syntax Ensemble, habitué delle stagioni musicali milanesi, specializzato nella ricostruzione delle colonne del cinema muto. Ma è doverosamente la prima giornata di mercoledì 27 a prendersi la scena con la cerimonia inaugurale in diretta tv condotta dalla madrina di quest’anno, l’attrice Emanuela Fanelli con la presentazione delle sezioni concorsuali e collaterali e la consegna del Leone d’oro alla carriera a un vero gigante della cinematografia come il regista Werner Herzog (Fitzcarraldo, Nosferatu, Fata Morgana, Aguirre furore di Dio, ecc.) e a tenere la laudatio sarà nientemeno che Francis Ford Coppola. Quindi, giù le luci, partirà la proiezione de “La Grazia” di Paolo Sorrentino, film che arriva dopo il discontinuo “Parthenope” e che al contrario promette molto.

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