Vidardo: tutti i partiti assieme in Provincia per dire no al mega inceneritore

Il gruppo Itelyum non rinuncia al drastico potenziamento dei bruciatori della Ecowatt: si potranno trattare 300 tipologie di rifiuti diverse

La posizione politica del territorio è di forte contrarietà all’ipotesi di ampliamento dell’inceneritore Ecowatt di Vidardo, e c’è un primo impegno delle segreterie politiche lodigiane «a mettere in atto ogni iniziativa possibile» per contrastare il progetto. Martedì sera a Palazzo San Cristoforo si è tenuto un primo incontro tra il presidente della Provincia di Lodi Fabrizio Santantonio e i responsabili territoriali dei partiti. Erano presenti gli esponenti del centrodestra, Claudio Bariselli segretario della Lega, Francesco Filipazzi, presidente di Fratelli d’Italia, Mauro Salvalaglio, coordinatore di Forza Italia, e poi per il centrosinistra il segretario provinciale Dem Andrea Ferrari, per il Movimento 5 Stelle Luca Degano, per Azione il coordinatore provinciale Nicoletta Serra, per Italia Viva il presidente provinciale Alessandro Pezzini. Il presidente Santantonio ha voluto un incontro con i responsabili dei partiti per arrivare a un coordinamento politico del territorio. L’anno scorso la società Ecowatt Vidardo aveva presentato un progetto di potenziamento dell’inceneritore esistente ma dopo una lunga querelle procedurale a luglio aveva desistito. Ma il mese scorso ha presentato istanza alla Provincia per una conferenza di servizi atta a valutare lo studio di fattibilità e a definire il percorso autorizzativo. Il progetto prevede di portare la capacità di bruciare rifiuti da 34mila tonnellate l’anno a 154mila con due nuove linee di termovalorizzazione, ampliando la tipologia di rifiuti dagli attuali 16 codici a oltre 300, e di pari passo ingrandendo l’attuale stabilimento fino a 55 metri d’altezza per uno sviluppo lineare di 200 metri.

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