SANT’ANGELO, LA CULTURA LOCALE A RISCHIO Arriva fino in Francia la storia delle cascine Musella e Musellina destinate a scomparire. Il reportage fotografico

L’inchiesta della rivista della comunità di San Benedetto Labre, che in città soggiornò

Non poteva che finire così la tristissima storia della cascina Musellina, condannata – insieme al suo affresco e alla vicina cascina Musella – a diventare un mucchio di calcinacci. Non poteva che finire su una bella rivista francese dal titolo “Mes chemins de traverse avec Saint Benoît-Joseph Labre” (letteralmente “I miei incroci con San Benedetto-Giuseppe Labre”), pezzo forte della rubrica “I luoghi della memoria che scompaiono”. E non consola pensare che si tratta di un giornale di nicchia, realizzato dai fratelli della comunità intitolata proprio a quel Santo viaggiatore che un giorno di settembre del 1770 si fermò alla Musellina a chiedere un po’ di cibo e il riparo per la notte e che cent’anni dopo venne ritratto, alla memoria, su un muro della stessa cascina: quando si sfoglia la rivista, e ci si imbatte in quelle foto bellissime e crudeli che raccontano perfettamente il brutto pasticcio di casa nostra, beh, dispiace comunque. Nicchia o non nicchia.

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