
Cronaca / Basso Lodigiano
Giovedì 03 Ottobre 2024
Fiera, parte il cantiere dei vasconi a Codogno per evitare il ristagno d’acqua
Dopo le proteste dei residenti Il sopralluogo di sindaco e assessore
Codogno
Dopo quasi 10 mesi dalla loro realizzazione, ieri a Codogno sono stati avviati i lavori di completamento dei “vasconi-stagno” che saranno finalmente collegati alla roggia Zucchetta per lo scarico. Dureranno tra i 15 e i 20 giorni. Costo dell’operazione? Circa 53 mila euro.
I ristagni d’acqua, le zanzare e i cattivi odori, saranno presto soltanto un brutto ricordo di questi mesi in cui alcuni residenti e le forze di opposizione hanno ripetutamente denunciato il perdurare del problema, alternandosi agli annunci di presunti completamenti dell’opera idraulica. Un’opera prevista dalla legge ed importante, creata per raccogliere l’acqua piovana in arrivo dal parcheggio (le vasche sono già dotate di disoleatori) e che, in occasione degli acquazzoni, funge inoltre da canale di raccolta e di sfogo alternativo, evitando allagamenti al quartiere San Biagio.
Mercoledì il neo assessore ai lavori pubblici, l’ingegner Luigi Mori, si è recato sul posto insieme al sindaco Francesco Passerini e al consigliere delegato alla fiera Matteo Zambelloni, per verificare l’avvio dell’intervento. La ditta Gervasi aveva cominciato a scavare accanto agli attuali vasconi per realizzare la mini-vasca interrata nella quale saranno collocate le pompe idrauliche necessarie a consentire l’allacciamento nella roggia Zucchetta. Nel frattempo veniva svuotata parte dell’acqua che ristagnava dall’ultimo temporale nei due container a cielo aperto.
«Tra gli attuali vasconi e il marciapiede di via Kennedy sarà realizzata infatti una piccola vasca interrata di 1.50 metri per 1.50 metri e circa 4 metri di profondità ed impermeabile, dove saranno posate le due pompe idrauliche, - ha spiegato l’assessore Mori, illustrando il cantiere -; poi, lungo via Kennedy, sarà realizzato il collegamento per l’allaccio alla roggia Zucchetta; quanto alle sponde, provvederemo subito al taglio dell’erba cresciuta, ripuliremo la zona in modo che per la fiera sia tutto in ordine», ha aggiunto l’ingegner Mori, annunciando che per le sponde però sta studiando delle soluzioni tecniche che le consolidino, evitando smottamenti e crescita esponenziale di verde.
Il “caso vasconi” sembra dunque essere arrivato all’ultimo atto. La vicenda, piuttosto tortuosa, era esplosa a seguito del diniego di SAL all’allaccio delle vasche in fognatura. Con contestuale ricerca di una rete di scarico alternativa e conseguente modifica tecnica per far fronte alle diverse pendenze e al nuovo percorso di collegamento
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