Voragini nell’asfalto, ora è allarme

Le strade hanno ceduto dopo mesi di maltempo perfino nei centri abitati, sabato code per una grossa buca sulla “235”

Le strade si disgregano per l’effetto dell'acqua e sotto il peso delle ruote. E anche l’asfalto della provinciale 235, nel fine settimana, è ceduto, a Borgo San Giovanni, per l’effetto del maltempo.

A franare, dopo lunghi giorni di pioggia, intervallati solo da quelle raro sprazzo di sole, è stata anche via Defendente a Lodi. In questa arteria, infatti, lo scavo aperto mercoledì per il passaggio del teleriscaldamento all’altezza del parcheggio dell’ex Macello si è gradualmente affossato per la pioggia fino a diventare, sabato pomeriggio, profondo almeno 30 centimetri. Ieri mattina la ditta Fimet ha coperto provvisoriamente la buca con lastre di acciaio.

Problemi si sono generati sulla 235, sabato, invece, all’altezza della nuova rotonda dalla quale si dipartono le strade per Bargano e Borgo. Alle 19 un’auto è finita in una buca ed è rimasta seriamente danneggiata. In seguito all’episodio si sono create lunghe code e sono intervenuti tre mezzi con asfalto a freddo e badili per rattoppare l’asfalto, oltre alla polizia locale. «Il problema non sono solo le buche della 235, ma le buche in generale - commenta il sindaco di Borgo Nicola Buonsante. Io ci ho rimesso un cerchio a Villanterio, mentre viaggiavo a 50 all’ora. Ci auguriamo che il governo ci dia la possibilità di investire».

L’ondata di maltempo che da settimane sta flagellando il Lodigiano e anche oggi e domani farà scendere nuove piogge, sta presentando un conto molto salato anche alle amministrazioni comunali della Bassa impegnate nella sistemazione delle strade ridotte a un colabrodo. Chi presenta domanda di risarcimento in Comune, nella migliore dell’ipotesi deve aspettare mesi per vedere qualche soldo.

A Melegnano le abbondanti precipitazioni di sabato hanno mandato sott’acqua il sottopasso in fondo a via Cesare Battisti che, bypassando la via Emilia, conduce al cimitero cittadino. Non è escluso che, come del resto avvenuto in passato, l’allagamento sia legato alla rottura di qualche pompa deputata ad assorbire l’acqua piovana. Ma sabato anche la galleria sulla Binasca che passa sotto la linea ferroviaria è andata sott’acqua. Da segnalare poi la maxi-pozzanghera in fondo al ponte del Lambro in via Frisi che, dopo le proteste dei cittadini costretti a delle vere e proprie “docce” luride causate dalle auto in corsa, ha richiesto l’intervento dei tecnici di Amiacque. Per non parlare dei crateri formatisi in vari punti della città. A partire da quelli presenti in fondo al cavalcavia del Giardino che collega Melegnano a Riozzo.

Un’ondata, è proprio il caso di dirlo, di segnalazioni è arrivata, inoltre, anche dai lettori del «Cittadino».Questi hanno sottolineato, tra gli altri, problemi lungo il cavalcavia di Codogno e nelle strade di Secugnago. A Casale le buche rattoppate sono «peggio di prima»; lungo la via Emilia che porta a Codogno, sono diventate dei «crateri». Disagi evidenziati anche a San Rocco, poi, a Sesto Ulteriano, sulla Paullese e lungo la Cerca.

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