Notti Bianche, le posizioni dei candidati sindaco di Lodi

La proposta del candidato sindaco del centrosinistra Carlo Gendarini di rivedere il sistema delle Notti bianche, iniziative che erano state portate avanti proprio dalle ultime giunte del Broletto, scatena il dibattito politico. E gli esponenti in corsa per la guida del Comune prendono posizione.

A favore di questi eventi, ma suggerisce di introdurre elementi innovativi, Lorenzo Maggi, area centrodestra e sostenuto da più liste civiche: «Sono profondamente convinto che le Notti bianche siano un’occasione di socializzazione e di svago per molti lodigiani che ormai si sono piacevolmente abituati ad esse. Indubbiamente finora non hanno prodotto effetti positivi per il commercio, ad eccezione della consumazione di birre e salamelle. Ritengo perciò che debba essere fatto un salto di qualità nella predisposizione di eventi più diversificati. Tutti i quartieri di Lodi dovrebbero comunque continuare a beneficiare di questa opportunità». Anche il candidato civico Luca Scotti resta un sostenitore delle feste in centro: «Mandare le Notti bianche in soffitta non mi pare una buona idea. E non va certamente nella direzione di tentare di rilanciare il commercio in città. Le Notti bianche devono essere pensate come una vera risorsa per Lodi, un’opportunità da cogliere e da far fruttare. Vanno coordinate e differenziate».

Anche Stefano Caserini della lista 110&Lodi non è contrario a questi grandi eventi: «Siamo favorevoli al fatto che ci siano le Notti bianche in cui la città può essere vivace e vissuta in modo diverso, festoso e con iniziative creative e ricreative. Riteniamo tuttavia che le Notti bianche, o colorate che siano, debbano essere ripensate. Non basta estendere l’apertura dei negozi: occorre rilanciare non solo il centro ma tutta la città, creando un coordinamento sinergico tra l’amministrazione comunale, le associazioni, i media e la gestione dei trasporti». Sara Casanova, candidato del centrodestra sostenuto da Lega, Forza Italia, Pensionati, Alleanza Lodigiana e Fratelli d’Italia attacca Gendarini: «Mi trovo concorde sul fatto che le Notti bianche, rosse, gialle, debbano essere “riqualificate” - sottolinea Casanova - ma va altresì ricordato che sono state pensate e realizzate da chi è sempre stato nel contesto politico che oggi lui rappresenta. Siamo noi i primi ad aver dichiarato che a Lodi serve una vera identità, portare vita, anche attraverso una programmazione costante di manifestazioni o rassegne, interagendo con le associazioni di categoria: ricordo il tavolo permanente che vogliamo istituire».

Massimo Casiraghi del Movimento 5 stelle: «Lo scorso 22 aprile ho preso parte all’incontro organizzato dall’ Asvicom e ho esposto i nostri progetti per rilanciare il commercio, in primis quello di ripensare completamente le Notti bianche. Cominciamo a pensare che il Pd sia a corto di idee se aspetta di copiare le nostre! Sono finalmente arrivati alla conclusione che le Notti bianche siano da considerare eventi superati e poco innovativi». Infine Giuliana Cominetti sostenuta da due liste civiche: «Ripensare le Notti bianche ha un valore effettivo nella misura in cui si intende offrire più complessivamente un modello nuovo di partecipazione dei cittadini alla vita della comunità. Altrimenti resta un esercizio fine a sé stesso. A me risulta che i cittadini hanno voglia di vivere, con grande vivacità la loro città: nelle singole serate organizzate nei quartieri la partecipazione della gente è così alta che mi porta pensare che questo filone non si è certo esaurito ma va semmai aggiornato sapendo cogliere specifiche peculiarità».

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