
Lodi: trovato morto in casa, sotto accusa l’impianto del gas
ALL’OLMO La tragedia il 27 gennaio, ora il Comune dichiara inagibile l’appartamento per la pericolosità degli impianti
Lodi
Dopo l’intervento dei vigili del fuoco e della polizia di Stato, con l’autopsia poi disposta dalla Procura di Lodi, il Comune di Lodi ha emesso in queste ore un’ordinanza che ingiunge di ristabilire la sicurezza in uno stabile nel quale, il 27 gennaio scorso, era stato rinvenuto il cadavere di un 67enne, che da due giorni non usciva ed era irraggiungibile. Quel giorno, il comando provinciale dei vigili del fuoco aveva effettuato un intervento a seguito di una fuga di gas presso l’abitazione ubicata lungo la via Emilia in zona Olmo. Erano stati allertati anche i sanitari del 118 e gli agenti della polizia di Stato, i quali avevano rinvenuto nell’abitazione la salma. I vigili del fuoco avevano riscontrato una perdita nell’impianto di alimentazione del gas metano a una stufa collocata in camera da letto e, inoltre, si era riscontrata pure la presenza di altre due stufe di vecchio tipo collegate allo stesso impianto, tutte collocate in ambienti privi di aperture di aerazione, che sono obbligatorie per i bruciatori “a camera aperta”. Avendo riscontrato l’assenza dei requisiti di legge e di sicurezza dell’impianto del gas è stato quindi emesso il provvedimento, con il quale l’unità immobiliare è stata dichiarata inagibile. (ha collaborato Federico Dovera)
© RIPRODUZIONE RISERVATA