LODI Sul bar del Palazzetto «non cadiamo nell’ennesima provocazione razzista o islamofobica»

Bagarre in consiglio comunale ieri sera dopo le parole pronunciate dal consigliere Dem Michele Merola

«Non cadiamo nell’ennesima provocazione razzista o islamofobica» sul Bar del Palazzetto, è il richiamo del consigliere dem Michele Merola.

Perché nulla da dire sulla necessità di riaprire un punto ristoro interno al Palazzetto a beneficio di tutti coloro che lo frequentano, ma sono irricevibili, perché «denotano l’ennesima caccia alle streghe a chi ha una religione diversa», le considerazioni nell’ordine del giorno Lega sul consumo di cibi e bevande all’interno della struttura durante il Ramadan.

Tanto è bastato per far scattare, ieri sera, una nuova bagarre in aula consiliare, con la Lega sulle barricate che valuta azioni legali contro il consigliere Merola per le parole pronunciate in aula.

Il contesto era quello dell’approvazione del rendiconto della gestione 2023, con l’avanzo da oltre 10 milioni recuperato, e l’odg presentato dal consigliere Lega Roberto Maria Sichel chiedeva stanziamenti certi per riaprire il bar interno alla struttura.

Il capogruppo Pd Antonello Nardone ha manifestato l’apertura della maggioranza ad approvare l’odg a patto che fossero eliminati i riferimenti alla festa islamica e fosse inserita una dicitura in cui si prevedeva la verifica delle priorità; proposta non accolta da Sichel. Ordine del giorno quindi bocciato, polemica assicurata. Pesante la reazione Lega, con la capogruppo Eleonora Ferri, che questa mattina ha parlato di «teatro dell’assurdo». «Mi auguro che il Pd, partito di Michele Merola e del sindaco - ha aggiunto - prenda le distanze da quanto detto in aula dal consigliere, che è una vergogna per tutta Lodi».

L’approfondimento sarà in edicola sul «Cittadino» di domani 25 aprile 2024

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