LODI «Nelle nostre mense scolastiche
solo cibi variati, sani e di qualità»

L’assessore Giusy Molinari si rivolge ai genitori dopo le recenti polemiche

Uno dei messaggi - da esprimere in modo «forte e chiaro» - è che «la mensa scolastica è un servizio strutturato in base a un percorso di educazione alimentare che garantisce cibi variati, sani e di qualità». E ancora se «è vero che, in alcuni casi, non si può corrispondere perfettamente ai gusti dei bambini, che comunque ci stanno a cuore», dal 2 novembre, con il nuovo menù invernale, deciso ieri pomeriggio dalla commissione mensa, qualche aggiustamento ci sarà. Per andare incontro il più possibile alle esigenze dei bambini e delle famiglie, pur senza rinunciare al rispetto dei corretti principi di alimentazione. E intanto si valuterà, ad esempio, se servire una volta la settimana la mousse di frutta per ovviare alla difficoltà di tagliare e sbucciare i frutti interi.

È l’assessore all’istruzione Giusy Molinari a parlare ai genitori, in una lettera aperta, sul “caso” mense e in particolare su alcuni piatti proposti giudicati inadatti ai piccoli. Un servizio, di cui usufruiscono 2500 alunni delle scuole dell’infanzia e primarie, da quest’anno affidato a Pellegrini spa, alle prese con circostanze eccezionali sotto molti punti di vista, dall’inevitabile procedura di scollamento in aula alle sanificazioni straordinarie. «Il servizio è comunque partito senza particolari intoppi e garantendo un menù pressoché identico rispetto allo scorso anno: i cibi sono preparati nelle nostre cucine, evitando le monoporzioni, come accede invece in altre realtà ed è previsto dalle linee guida ministeriali. Abbiamo dovuto introdurre qualche piccolo, ma necessario adattamento e ad esempio, le minestre e le pastine non vengono più cucinate, perché risulterebbe decisamente complesso scodellarle in aula. La frutta che veniva servita durante l’intervallo del mattino e sbucciata e tagliata dagli insegnanti, adesso viene distribuita durante il pasto ed intera, per evidenti esigenze igieniche e di contenimento della diffusione del virus».

L’assessore aggiunge che la composizione del menù non è frutto del caso o responsabilità del comune, ma deriva da scelte condivise con la commissione mensa, in base alle linea guida fornite da Ats. Non mancano le precisazioni su alcune delle questioni poste - il giovedì della terza settimana non viene servita solo insalata ai bambini, ma anche torta salata; la banana viene distribuita una volta a settimana - e sull’alternativa in caso di “disgusto”, dove però si intendono gli alimenti che generano conati di vomito e non quelli che semplicemente non piacciono. E che quest’anno può essere richiesta solo su un solo piatto, il primo, come deciso dalla commissione mensa.

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