LODI L’hotel “tangenziale” sempre affollato

Viaggio tra i disperati che vivono sotto il ponte, tra difficoltà e speranze

Un beauty case con tutto l’occorrente per l’igiene personale, lo specchio per barba e capelli e le ciabatte sistemate proprio ai piedi del “letto”. Tutto è organizzato e pensato in funzione di una normale abitazione. Ma siamo sotto il ponte della tangenziale, dove si sopravvive tra emarginazione e degrado, alle porte della città.

Israel Porquet, 59 anni, originario della Costa d’Avorio ci ha aperto le porte di “casa”, dove scorrono le acque del fiume Adda e il traffico delle automobili che sfrecciano proprio sopra la testa.

E’ la quotidianità di chi vive senza fissa dimora ma, allo stesso modo, combatte ogni giorno per la sua dignità, per la vita che, dopotutto, riserva sempre qualche bella sorpresa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA