La tradizione lodigiana sposa... i ricci di mare - Il video

La cucina dell’anima Alberto Franceschini, noto come Franz, e Simone Soffientini dell’Anadot in via del Capanno

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Lodi

Alberto Franceschini, universalmente conosciuto come Franz, e Simone Soffientini sono due grandi appassionati di cucina e nel ristorante “L’Anadot”, in via del Capanno a Lodi, di fronte all’Adda, hanno posto veramente tutta la loro inventiva e originalità.

Hanno compiti, ruoli, e atteggiamenti diversi. Simone è più schivo, ama il proprio lavoro e meglio se lo svolge dietro le quinte; Franz è più istrionico, da sempre persuaso che le relazioni sono l’espressione del piacere di stare al mondo.

Il locale ha un ampio cortile, dove d’estate è un assoluto piacere venire per la cena, con la sensazione di essere immersi nella natura fluviale; ma anche l’interno ha il suo fascino: sobrio ed elegante al tempo stesso.

Franz, il nome “L’Anadot” è proprio particolare: come vi è venuto in mente?

«Quasi per casualità. A pochi giorni dall’apertura non sapevamo ancora come chiamare il locale quando, proprio mentre ne parlavamo, davanti a noi è passata una fila di anatroccoli, che andavano verso il fiume: a quel punto, l’associazione tra l’immagine e il nome è arrivata immediata».

L’intervista com pleta sul Cittadino in edicola sabato 11 ottobre

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