La comunità africana si mobilita: in marcia per le vie di Lodi per chiedere il rispetto dei diritti umani in Senegal - IL VIDEO

Sabato la manifestazione di solidarietà a quanti sono coinvolti nelle violenze del paese africano

“La giustizia non può essere imbavagliata”. “Si alla democrazia”. “Basta ai bambini usati come scudi umani dalla polizia”. Il corteo che sabato ha sfilato per il centro di Lodi sotto il sole del primo pomeriggio, ha levato il coro di protesta della comunità senegalese che risiede nel Lodigiano, per puntare i riflettori sulla condizione politica e sociale vissuta dalla popolazione in Senegal.

In marcia a Lodi per chiedere il rispetto dei diritti in Senegal. Video di Lucia Macchioni

A far insorgerà la comunità senegalese con bandiere e striscioni che inneggiavano alla libertà, è stato un recente fatto di cronaca che ha scosso le coscienze delle persone, che sognano ancora un futuro di pace.

Cosa sta accadendo in Senegal?

Disordini di piazza, scontri, violenze e negozi saccheggiati. È quanto si sta registrando in Senegal, considerato uno degli stati con maggior stabilità del continente. A inizio giugno però scontri hanno causato 19 morti, 350 feriti e almeno 500 arresti. La ragione? In estrema sintesi, una popolazione giovane e che chiede migliori condizioni di vita e una classe politica che tende a mantenere lo status quo.

Il presidente Macky Sall, eletto nel 2012 e confermato nel 2019, appare intenzionato a correre per un terzo mandato. La legittimità della sua candidatura è lasciata a una poco chiara interpretazione delle norme: nel 2016 una revisione della Costituzione ha ridotto la durata dei mandati presidenziali da sette a cinque anni. A creare incertezza un caso giudiziario che ha scatenato numerose proteste, le ultime sfociate nella violenza a seguito della condanna di Ousmane Sonko, principale oppositore del presidente.

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