In arrivo i “ristori” per 1700 attività del Lodigiano

Doppio pacchetto di sostegni economici per le attività chiuse o limitate a causa delle misure governative anti-Covid

Doppio pacchetto di sostegni economici per le attività chiuse o limitate a causa delle misure governative anti-Covid. Sostegni già arrivati o in arrivo in provincia di Lodi per circa 1700 attività, e per diverse centinaia di lavoratori di settori specifici, turismo, sport e spettacoli.

Le prime risorse del decreto Ristori sono già arrivate da lunedì scorso, direttamente sul conto corrente per chi aveva già beneficiato degli aiuti di aprile (con il requisito del calo di fatturato di almeno un terzo rispetto ad aprile 2019). È stato pagato dal 100 per cento al 200 per cento di quanto già erogato in primavera, in funzione del settore di appartenenza. Da oggi fino al 31 gennaio sono state rese disponibili anche altre 6 settimane di cassa integrazione Covid. Sugli affitti commerciali è riconosciuto il credito d’imposta al 60 per cento, cedibile ai proprietari, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, con la cancellazione della seconda rata Imu per gli operatori proprietari dell’immobile. A lavoratori del settore sport va un’indennità di 800 euro, a quelli del settore turismo e spettacoli di 1000 euro, con voucher-rimborso per i biglietti degli spettacoli live annullati fino a fine gennaio. Infine, stabilite altre due tranche di 400 euro del reddito d’emergenza per chi ne aveva diritto.

Il Decreto Ristori-bis conferma le misure del Decreto Ristori per le zone rosse, ampliando però la platea delle categorie di attività che hanno diritto ai contributi. In particolare, nel Lodigiano possono avvalersi dei contributi (nel rispetto dei parametri indicati), 684 attività completamente sospese (negozi di vicinato no food, moda, abbigliamento, scarpe, arredo, centri estetici e palestre), 950 attività circa parzialmente sospese nel settore della somministrazione (bar e ristoranti) e altre 50 tra media e grande distribuzione, e negozi dei centri commerciali chiusi nel fine settimana. Rispetto al Decreto Ristori, il nuovo contributo è aumentato del 50 per cento. Confermati credito d’imposta e cancellazione della seconda rata Imu, e sono previste inoltre la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti Iva di novembre, la sospensione dei contributi previdenziali e assistenziali per novembre e dicembre, con la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda rata o rata unica dell’acconto Ires e Irap per le attività dei settori per cui sono già stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa).

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