Il Pdl verso la “resa dei conti”

Una piccola ma fondamentale “resa dei conti” nel Pdl. Dopo la nascita di Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale, è stata convocata per oggi una riunione del gruppo consigliare a San Cristoforo, alla quale parteciperà anche il segretario provinciale Oscar Fondi. Prima di tutto bisognerà chiarire la questione relativa alla possibile fuga di consiglieri dal Pdl: chi deciderà davvero di abbandonare il partito per entrare forse in un gruppo misto? Domenico Monti ha già annunciato la sua intenzione di lasciare il partito, entrerà nel nuovo gruppo come indipendente ma sarà disposto a sostenere Fratelli d’Italia, mentre Emanuele Arensi e Nicola Buonsante aderiranno alla nuova formazione creata da La Russa e Corsaro. A differenza di quanto emerso la scorsa settimana, Davide Cutti e Massimo Codari per ora non hanno la minima intenzione di stracciare la tessera e lasciare il Pdl. Nel corso della riunione, però, si dovrà discutere una volta per tutte delle continue “frizioni” all’interno del gruppo consigliare, all’interno del quale si erano create diverse “correnti”, più o meno vicine al vice presidente Claudio Pedrazzini (Bossi, Mazzoleni, Cerri) o all’assessore Nancy Capezzera (Buonsante, Arensi, Cutti). Una spaccatura che il Pdl di via Fanfulla si porta dietro da tempo e che in qualche modo riflette l’esito del congresso provinciale del 17 dicembre del 2011, nel quale si erano sfidati Fondi e Cutti. Poi bisognerà discutere delle imminenti questioni elettorali e affrontare i “mal di pancia” che una parte del Pdl nutre nei confronti del coordinamento provinciale, mal di pancia che non hanno nulla a che vedere con l’adesione a Fratelli d’Italia ma che riguardano soprattutto la gestione del partito e le modalità con cui la segreteria prende le decisioni. In molti non hanno gradito che la serata organizzata più di una settimana fa con il coordinatore regionale Mario Mantovani per gli auguri di Natale si sia trasformata nell’appuntamento “clou” per incoronare Claudio Pedrazzini e Monica Guarischi come i due candidati per la Regione Lombardia. Tutti i nodi dovranno venire al pettine in settimana, di certo il panorama è molto confuso, per dirla come alcuni militanti: «Sta succedendo di tutto, non c’è certezza nemmeno sugli accordi più semplici».

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